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- categoria Energie rinnovabili
Stufe a pellet, come funzionano e come sono composte
Le stufe a pellet funzionano diffondendo il calore generato dalla combustione dei pellet.
I componenti delle stufe a pellet
Le stufe a pellet sono costituite da:
- Serbatoio
- Coclea
- Focolare o bruciatore
- Candeletta di avvio
- Ventole o tubi di scambio
- Fasci tubieri
- Canna fumaria
Vedremo nel dettaglio qual è il ruolo di ognuno di questi componenti.
Cosa sono i pellet
Ma partiamo dall’inizio... cosa sono i pellet?
I pellet sono costituiti di legno che può derivare da boschi, da scarti di lavorazione delle segherie o dal recupero (purché sia privo di residui di vernici o colle che potrebbero risultare dannosi se bruciati). La materia prima viene ridotta in segatura, pressata in forma di piccoli cilindretti e distribuita per essere utilizzata per alimentare le stufe a pellet. Sia il prodotto di partenza sia quello finale sono completamente naturali. Anche la pressatura avviene senza collanti: la lignina ha un’alta capacità legante che tiene unite le fini parti di legno e dona loro la forma cilindrica desiderata. Più il legno è compresso maggiore è l’efficienza dei pellet (cioè a parità di calore generato, servono meno pellet).
I pellet costituiscono il carburante (biocarburante) che alimenta le stufe a pellet.
Componenti e funzionamento delle stufe a pellet
Quando è il momento di alimentare la stufa, i pellet vengono caricati manualmente nel serbatoio della stufa. Accesa la stufa, la coclea convoglia i pellet nel focolare, dove avviene la combustione. Delle ventole diffondono il calore generato nell’ambiente da riscaldare.
Vediamo quali sono i componenti delle stufe a pellet per comprenderne il funzionamento.
Il serbatoio della stufa a pellet - Il serbatoio è un semplice recipiente a cui spesso si accede come aprendo un cassetto per caricare i pellet.
La coclea - La coclea presente nelle stufe a pellet è un attrezzo che consente di dosare il quantitativo di pellet e trasferirlo dal serbatoio al focolare. Si presenta come una lunga vite grazie alle cui spire i pellet si spostano da un compartimento della stufa all’altro.
Il focolare, o bruciatore – Il focolare è il cuore della stufa, quello in cui avviene la combustione. Arrivati nel focolare, i pellet bruciano generando il calore prodotto dalla stufa a pellet. È grazie alla candeletta di avvio, che altro non è che una resistenza elettrica, che prende il via il processo di combustione. Il calore prodotto viene scambiato con l’ambiente da riscaldare grazie a ventole o tubi di scambio. Le stufe non generano solo calore ma anche cenere e fumi di combustione. Tra le caratteristiche delle stufe a pellet, e motivo della loro grande efficienza, è la capacità di riutilizzare gran parte del calore prodotto in combustione lasciando che i fumi di combustione circolino nella stufa.
I fasci tubieri – Sono i responsabili del ricircolo dei fumi di combustione affichè disperdano il calore in eccesso all’interno della stufa stessa in modo che al momento dell’espulsione attraverso la canna fumaria abbiano temperature di circa 80 gradi (contro i circa 300 che possono raggiungere non appena vengono prodotti).
La canna fumaria – da qui vengono espulsi i fumi residui.
Attraverso l’analisi di tutti i componenti di una stufa a pellet si comprende il suo funzionamento. È affascinante arrivare a capire come, a partire dal legno, si ottengano dei piccoli pellet che, attraverso il percorso all’interno della stufa, sono in grado di produrre calore in modo sostenibile. Speriamo di aver reso chiaro il sistema anche a te.