La situazione energetica nazionale: focus sulle fonti rinnovabili

È stata pubblicata a Giugno dal Ministero dello Sviluppo economico la relazione sulla situazione energetica nazionale relativa all’anno 2015. Il documento è redatto a un gruppo di lavoro formato tra gli altri da rappresentanze del Ministero, Banca d’Italia, ENEA, ISTAT e ENI s.p.a. Lo scopo del lavoro “fornire un quadro informativo finalizzato al monitoraggio e all’aggiornamento della Strategia Energetica Nazionale approvata con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in data 8 marzo 2013”.

MICROEOLICO: UNA TECNOLOGIA DALLA LUNGA STORIA

Il documento sulla situazione energetica nazionale consta di tre parti: un'analisi del mercato energetico internazionale e nazionale, una raccolta di monografie riguardanti i consumatori finali domestici e le famiglie e due appendici contenenti principalmente dati statistici.

Il mercato internazionale

Nell’ultimo anno è aumentata notevolmente l’offerta di petrolio che ha portato ad un calo dei prezzi e di conseguenza ad un aumento del consumo di questa materia prima in Europa. In particolare il maggiore aumento di produzione si registra in Arabia Saudita e Iraq.

Al contrario nel 2015, secondo gli ultimi dati disponibili, , il commercio di carbone a livello mondiale ha registrato un calo complessivo del 2,3%, passando da 1.212 milioni di tonnellate nel 2014 a 1.184 milioni di tonnellate nel 2015.

Nel campo delle fonti rinnovabili secondo il Renewable Energy Medium-Term Market Report curato dall’International Energy Agency la produzione globale di elettricità da FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) è aumentata del 7% rispetto al 2014. In Italia si sono registrati leggeri aumenti specialmente nel settore idroelettrico e solare fotovoltaico.

Le fonti energetiche rinnovabili in Italia

Il fabbisogno energetico nazionale è aumentato del 3,2% rispetto al 2014. 

La composizione delle fonti energetiche impiegate per coprire tale fabbisogno è stata caratterizzata da 34% di petrolio, analogamente al 2014, da circa 8% di combustibili solidi, da 32% da gas, in aumento rispetto al 2014 e da un 19% di energia da fonti rinnovabili, in calo invece dal 2014.

La fonte rinnovabile più utilizzata per la produzione di energia elettrica è idraulica, 40% del totale, seguita da quella solare (21%). In coda l’energia elettrica prodotta da fonte eolica e geotermica.

Per quanto riguarda invece l’energia termica prodotta sempre da fonti rinnovabili nel 2015 un dato stimato registra il consumo diretto tramite impianti di riscaldamento di 9Mtep mentre 0.9Mtep sono stati invece consumati da impianti di cogenerazione e sistemi di teleriscaldamento.

Rilevante notare come il consumo finale di energia maggiore sia nel settore civile quindi in particolar modo per il riscaldamento, il raffrescamento e l’utilizzo degli edifici. Determinanti si riveleranno quindi le scelte energetiche svolte in questo ambito: la certificazione energetica, l’efficienza di involucri e impianti nonché la buona progettazione e la buona esecuzione della costruzione.

Giulia Azzini

Giulia Azzini Ingegnere

Appassionata di architettura sostenibile, le piace scrivere e coniuga qui le due cose. Tra un buon libro e un’escursione in montagna si tiene sempre aggiornata. Ama reinventare la propria casa e quella di familiari o amici.