- scritto da Giuseppe Molinaro
- categoria Curiosità ecosostenibili
Produzione di energia elettrica: gli effetti sull’ambiente e sull’uomo
La produzione di energia elettrica, tramite l’utilizzo di combustibili fossili, comporta sempre la formazione di gas ad effetto serra e di gas nocivi. I primi facilitano l’intrattenimento del calore nell’atmosfera, favorendo il riscaldamento globale del pianeta, i secondi provocano danni alla salute umana in maniera diversa in funzione della loro tipologia. Per valutare l’impatto ambientale associato alla produzione di energia elettrica è necessario valutaregli effetti, sull’ambiente e quindi sull’uomo, sia dei gas ad effetto serra che dei gas nocivi.
L’IMPATTO AMBIENTALE DEI GAS SERRA
L’impatto ambientale dovuto ai gas serra si valuta attraverso l’identificazione di un fattore di emissione che esprime il quantitativo di anidride carbonica equivalente (CO2e) immessa in atmosfera per produrre una quantità nota di energia elettrica. Ad esempio, il fattore di emissione del mix elettrico italiano è pari a 449 gCO2e/kWh, quello del mix elettrico tedesco 565 gCO2e/kWh. La differenza è dovuta ai diversi combustibili, e quindi tecnologie, utilizzati per produrre l’energia elettrica.
I GAS NOCIVI E I LORO EFFETTI SULL’UOMO
Il quantitativo di CO2e è un termine importante per definire l’impatto ambientale di un combustibile, ma non è però sufficiente per definirne la qualità, caratteristica che deve essere valutata stimando anche gli effetti dei gas nocivi prodotti dalla combustione. Per approfondire questo secondo aspetto, è necessario prima di tutto stabilire quali gas nocivi prendere in considerazione, in questo caso si considereranno quelli di maggior interesse, quali SO2e, NOx e CO. Si considererà anche il particolato, che non è un gas ma che può avere effetti nocivi in particolari circostanze.
- L’SO2, o biossido di zolfo, è prodotto dalla combustione di carbone o derivati del petrolio che presentano zolfo come impurezza. Il biossido di zolfo è un forte irritante delle vie respiratorie; un’esposizione prolungata a concentrazioni anche minime può comportare faringiti, affaticamento e disturbi ad occhi e naso.
- Gli NOx rappresentano l’insieme degli ossidi di azoto che vengono prodotti durante una combustione in cui si utilizza aria come comburente. La quantità e la qualità della miscela di NOx dipende dalla sostanza combusta e dalle condizioni in cui la combustione avviene. Contribuiscono allo smog fotochimico.
- Il monossido di carbonio, CO, è un gas velenoso prodotto della combustione incompleta dei combustibili organici (quelli utilizzati quotidianamente). L’effetto nocivo deriva dal fatto che si lega allo ione del ferro dell’emoglobina, rendendo difficoltoso il rilascio di ossigeno ai tessuti, portando ad uno stato di incoscienza fino all’asfissia.
- Con il termine particolato si identifica l’insieme delle sostanze sospese in aria, di natura e dimensioni diverse. Per classificarle in funzione delle dimensioni, si utilizza il Particulate Matter (PM), seguito dal diametro aerodinamico massimo delle particelle (Esempio PM 10).
La quantità di gas liberati in atmosfera dipende dal tipo di combustibile e dalla tipologia di impianto utilizzato per produrre potenza elettrica, va da se che tecnologia e combustibile utilizzato vanno di pari passo: non si può alimentare un turbogas a metano con carbone. Quindi chiedersi quali sono gli impianti meno inquinanti può essere paragonabile a chiedersi quali sono i combustibili meno dannosi per l’ambiente e per l’uomo. E’ meglio vivere vicino ad una centrale a carbone o vicino ad una centrale elettrica alimentata a metano?
La risposta può essere trovata leggendo i numeri in tabella.
Fonti dei valori numerici: GEMIS 4.7
E’ semplice capire che il carbone è un combustibile più inquinante del metano, non solo in termini di effetto serra, ma anche di effetti nocivi per l’uomo. Non è un caso, infatti, che i mezzi di trasporto alimentati a metano possano circolare anche quando ci sono limiti imposti dai comuni per problemi ambientali (targhe alterne).
Ovvio! Direte. Non proprio se andiamo a vedere i piani energetici e gli interessi economici di associazioni che decidono per il nostro paese.