Mix elettrico nazionale. L’Italia è più sostenibile della Germania

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Il mix elettrico nazionale rappresenta l’insieme delle fonti energetiche e delle soluzioni tecnologiche impiegate per produrre l’energia elettrica che quotidianamente utilizza una nazione. In un periodo in cui sempre più si parla di energia pulita, il vice presidente di Assocarboni, Rinaldo Sorgenti, parla di un aumento dell’utilizzo del carbone per produrre potenza elettrica in Italia. Ma quali possono essere leconseguenze di una simile azione? Il vantaggio a cui il vice presidente fa riferimento è quello economico, perché il carbone è più conveniente di altri combustibili fossili, ma gli svantaggi?

L’utilizzo dell’energia elettrica comporta l’immissione in atmosfera di una certa quantità di anidride carbonica e gas ad effetto serra dipendente dalla composizione del mix elettrico, ovvero da come viene prodotto un kWh di energia elettrica. La composizione del mix elettrico nazionale è un dato significativo, basti pensare che 1 kWh elettrico prodotto con pannelli fotovoltaici comporta l’immissione in atmosfera di 124 g CO2 (bisogna pur produrre il pannello, trasportarlo, montarlo, ecc..), la stessa quantità energetica prodotta con il carbone ne emette 884 grammi!

Ma in un mercato globale come quello elettrico, bisogna comunque essere competitivi, e allora andiamo a vedere più nel dettaglio la composizione del mix elettrico dell’Italia e della Germania, la nazione, tra quelle simili alla nostra, con la più alta percentuale di carbone utilizzato per produrre potenza elettrica.

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Fonte | (Energia 24, marzo–aprile 2012, pagg. 11–13)

I numeri lasciano percepire che l’energia elettrica prodotta in Italia potrebbe essere più pulita di quella prodotta in Germania, la conferma si ha dal dato sul fattore di emissione del mix elettrico delle due nazioni: Italia 449 gCO2e/kWh; Germania 565 grammi (Fonte: GEMIS 4.7), ovvero il 26% in più!!

Se l’Italia aumentasse l’utilizzo di carbone fino ad avvicinarsi ai livelli della Germania, non è semplice dire a che livello emissivo si potrebbe arrivare, in quanto sarebbe necessario sapere quali altri fonti si andrebbero a penalizzare, che tecnologie si sceglierebbero, ma se si considera che la Germania è sempre stata all’avanguardia della tecnologia, che l’Italia non ha il contributo del nucleare per abbassare il livello di CO2e, beh di sicuro meglio della Germania non potremmo fare. E allora i miliardi di euro spesi ogni anno per incentivare le energie rinnovabili a cosa sono serviti e a cosa serviranno?

Una curiosità: il fattore di emissione del mix elettrico dell’Unione Europea è 407 gCO2e/kWh, quello della Svezia, non certo famosa per il carbone, di 63 grammi!!

La fonte dei valori numerici è il database di GEMIS 4.7 disponibile gratuitamente sul sito