Navigatori satellitari green. Suggeriscono percorsi per biciclette ed appassionati di natura

Navigatori-satellitari-eco-poi

In tema di imminenti partenze, concentriamo l’attenzione su di un oggetto che negli ultimi anni si è largamente diffuso. Inizialmente utilizzato da persone che viaggiavano molto per lavoro e da appassionati di nuove tecnologie, il navigatore satellitare è progressivamente diventato un elemento sempre più familiare sui cruscotti delle nostre auto grazie anche agli smartphone di nuova generazione dotati di gps e relative mappe.

Sempre più spesso notiamo persone intente ad orientarsi anche a piedi seguendo le indicazioni sullo schermo e, tra coloro che vi si affidano con totale fiducia e coloro che al contrario difendono l’utilizzo delle vecchie ma pur sempre affidabili mappe cartacee, un’onesta via di mezzo è senz’altro la politica migliore.

In ogni caso, recentemente, i produttori di software e mappe indirizzate ai navigatori satellitari hanno preso atto di un cambiamento dell’utenza, lanciando sul mercato una serie di nuovi prodotti dedicati a un pubblico differente.

Ecco quindi comparire, fra le possibili opzioni, indicazioni per mountain bike, piste ciclabili, percorsi pedonali e persino la possibilità di organizzare il proprio itinerario risparmiando carburante.

Come nel caso di ecoRoute di Garmin, un software gratuito capace di calcolare il percorso stradale meno impattante; non solo quello più economico con le minori emissioni ma anche le possibili variazioni nelle accelerazioni o decelerazioni che modificano i consumi totali. Un invito ad utilizzare l’automobile in modo più consapevole riguardo alle abitudini di guida e ai consumi.

Anche Legambiente ha collaborato al servizio ecoPOI (sempre di Garmin), dove POI sta per Point Of Interest, ovvero punti di interesse che includono le riserve naturali italiane, le zone costiere, le città d’arte, le aree interne che hanno ricevuto l’etichetta ecologica “Ecolabel”. Luoghi fortemente consigliati e premiati per aver raggiunto una concreta riduzione delle proprie attività impattanti sull’ambiente e per aver saputo promuovere il territorio circostante.

E la collaborazione prosegue anche con Guida Blu, un elenco che comprende grotte marine, laghi, luoghi di notevole importanza storico–culturale, naturalistica e paesaggistica, oltre all’indicazione delle 300 spiagge più belle e delle oltre 280 località costiere più pulite, selezionate in base alla qualità delle acque di balneazione e delle strutture ricettive. Quindi le destinazioni migliori per un turismo ecosostenibile.

Navigatori-satellitari-bicicletta

Dedicata invece ai ciclisti e agli spostamenti green per eccellenza la nuova opzione per le bici di Google Maps, purtroppo per ora attiva soltanto negli Stati Uniti. La modalità “indicazioni stradali” si arricchisce dell’opzione bicicletta; una legenda verde segnala le piste ciclabili (in verde scuro), corsie dedicate (in verde chiaro) o semplicemente strade più adatte di altre alle biciclette (punteggiate in verde). I percorsi vengono pianificati privilegiando strade ben marcate e non transitabili dalle automobili, indicando per prime quelle meno ripide e più pianeggianti per evitare ai ciclisti meno allenati pendenze troppo faticose. Il servizio è in espansione e dovrebbe presto essere attivo anche in Europa; in ogni caso al momento sono già disponibili sul mercato software indirizzati al mondo del ciclismo, in verità più per il corridore che per il cicloturista.

Strumenti sempre più sofisticati che rendono accessibili in modo rapido le informazioni per spostarsi più consapevolmente e possono agire da stimolo a cambiare le proprie abitudini e, perché no, a mettere da parte un po’ di pigrizia.

Fonte | Liquida.it