Leggete sostenibile! La classifica delle case editrici amiche delle foreste

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Record per il Salone del Libro 2010, tenutosi a Torino dal 13 al 17 maggio, che chiude con 315.000 visitatori. I libri dunque piacciono e leggere fa bene, ma purtroppo ci si dimentica molto spesso che, al di là dei contenuti, i libri son fatti di materia e questa materia è la carta. Carta che proviene dagli alberi e che la cui produzione,
se non controllata, può causare la deforestazionee l’estinzione di svariate specie animali.

Come far cadere allora l’attenzione dall’Olimpo delle Idee, tra divini intellettuali che si crogiolano beati tra gli stand ignari dei loro danni, alla mera materia, che però è l’unica cosa che abbiamo e ciò che salva il pianeta?

Greenpeace lo ha fatto facendo irruzione al Salone del Libro con degli Orango (ragazzi travestiti), che tra le dita non avevano la classifica dei Best Seller più venduti, ai quali va comunque il massimo rispetto, ma la Classifica Salvaforeste, con le case editrici che effettivamente si adoperano per la causa e quelle che invece, per risparmiare, si appoggiano ai deforestatori, distruggendo le foreste tropicali ed uccidendo di fatto gli Orango.

Un’iniziativa straniante, efficace e d’effetto, che proclama vincitori assoluti, cioè amici delle foreste, poiché utilizzano alte percentuali di carta riciclata e stampano solo su carta sostenibile, le case editrici: Bompiani, Edizioni Ambiente, Fandango, Lonely Planet, Foglio Clandestino, La Coccinella, solo per citarne alcuni; mentre i nemici assoluti delle foreste, quelle case editrici a cui è stato proposto un miglioramento e fatto presente il danno, senza alcun risultato ottenuto, sono: (squillo di trombe, tappeto rosso con tanto di complimenti ed applausi) Gambero Ross, Il Mulino, Mursia, Neri Pozza.

La classifica, davvero curiosa ed interessante, porta nel mezzo svariate sfumature, ma di certo l’iniziativa pacifica di Greenpeace ha fatto bene a La Feltrinelli che, solo dopo 48 ore, ha annunciato la decisione, con effetto immediato, di utilizzare solo Carta Certificata FSC (Forest Stewardship Council), proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e responsabile. Ancora però non basta per salire sul podio tra i vincitori, poiché la Feltrinelli non utilizza alte percentuali di carta riciclata. Mancano all’appello della sostenibilità anche Mondadori, Rizzoli e tanti altri famosi editori, che sono sparpagliati nei posti più bassi della classifica.

Gli Oranghi del Salone del Libro 2010 fanno comunque presente, che il 75% degli editori italiani non conosce ancora la provenienza della carta con cui produce i suoi libri. Tra tanti libri e tanto tempo speso a leggere e ad imparare, si ignorano poi le cose più importanti, a volte quelle elementari, e non si ha coscienza del proprio operato. Ciò vale per i libri, per gli editori, ma spesso un po’ per tutti noi, che non abbiamo coscienza per ciò che compriamo!

Qui puoi reperire la Classifica Salvaforeste, scaricabile in PDF, e sostenere il lavoro di Greenpeace.

LEGGETE SOSTENIBILE. Solo così è utile imparare!