- scritto da Adriana Mancuso
- categoria Arredamento
La postazione di lavoro di un architetto ai tempi del covid
Se ai tempi pre-covid la postazione di lavoro di un architetto era super accessoriata e funzionale, ai tempi del covid…. bhe, anche! C’erano dubbi? Gli architetti sono fatti così: non riescono a rinunciare a gadget tecnologici ed accessori raffinati e funzionali. Che lavorino da casa o dall’ufficio, che la loro scrivania perfettamente organizzata* venga ammirata dai colleghi che vanno a prendere il caffè o da quelli con cui è connesso in videoconferenza, non c’è accessorio di design che gli sfugga. E ad affermarlo è una di loro!
*dalle ore 9.00 di mattina fino alle 9.01, orario in cui come per magia si materializza una pila di disegni e quaderni per gli schizzi che della postazione di lavoro lascia intravedere soltanto il mouse e relativo tappetino.
Cosa cambia nella postazione di lavoro di un architetto
Vediamo, in un articolo semi-serio, come cambia la postazione di lavoro di un architetto ai tempi del covid. Dalla sedia alla scrivania, la tastiera e le cuffie per le videochiamate, la lampada, nuovi accessori e le immancabili piante, per favorire la produttività e il buon umore.
La sedia
Per ridurre le superfici che si è tentati di toccare, la sedia sedia tradizionale viene sostituita dall’ergonomica Varier, senza braccioli, anche in versione monocroma, tutta nera. Realizzata dal designer norvegese Peter Opsvik nel 1979, la sedia che prevede l’appoggio delle ginocchia è realizzata in legno e tessuto a base di poliestere riciclato. Una scusa per dotarsi di un pezzo di design che, una volta provato, è difficile abbandonare. Avendolo testato, ammetto che costringe anche i più ingobbiti a tenere la schiena ben dritta.
La scrivania
La scrivania (o desk, come ci piace chiamarlo usando l’equivalente inglese spesso fuori luogo) resta per lo più invariata, ma la sua superficie viene continuamente sanificata. Immancabili quindi le salviette igienizzanti, le cui confezioni antiestetiche mai possono trovare posto sulla scrivania di un architetto: vanno necessariamente nascoste in apposito dispenser da tavolo a forma di casa, ovviamente, in grado di mantenerle umide le salviette.
Il mouse
Il mouse è troppo importante per il benessere di un architetto per essere sostituito, perfino in tempi di covid. In realtà non ce n’è nemmeno la necessità, basta solo igienizzarlo più spesso del solito. Abbiamo analizzato diversi modelli di mouse ergonomici in un articolo che ne elenca i diversi tipi (da quelli orizzontali a quelli verticali, dai joystick alle penne). Ti consiglio di dare un'occhiata. I tuoi tendini del polso te ne saranno grati.
La tastiera
Pc, schermo e mouse al tempo del covid restano invariati, e in realtà anche la tastiera, se si escludono degli accessori per proteggerla e pulirla. Si può scegliere infatti di proteggere la tastiera con una pellicola protettiva trasparente e lavabile.
Oppure, come alternativa leggermente più sostenibile, di igienizzarla quotidianamente utilizzando uno speciale gel dalle sembianze di plastilina in grado di rimuovere con rapidità (e non poca soddisfazione) tutto lo sporco, la polvere e i batteri accumulati sulla e nella tastiera.
Cuffie per videochiamate
Che si lavori da casa o dall’ufficio, le videochiamate, già abbondantemente utilizzate prima, sono diventate un modo di comunicare molto diffuso in ambito lavorativo. Le cuffie perennemente in testa, l’architetto alterna musica rilassante a ritmi energizzanti alla voce del cliente che chiama per sapere a che punto siamo. Per videochiamare (clienti e amici), ma anche per ascoltare della buona musica, le cuffie con microfono Jabra Evolve 40 sono ottime perché isolano non solo l’udito ma anche la nostra voce. Cioè sono in grado di cancellare i rumori e le voci di sottofondo (lavori in corso, bambini che giocano, e… “a tavolaaaaa”). Per attivare la funzione di cancellazione passiva del rumore, basta semplicemente indossarle. Comode anche dopo ore di utilizzo.
Lampada a controllo vocale
Il punto luce sulla scrivania di un architetto è spesso rappresentato da un oggetto di design. La più diffusa è forse la celeberrima Tolomeo progettata da Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina nel 1987 e prodotta da Artemide. Tolomeo, oltre ad avere un design senza tempo, è un piccolo gioiello della tecnica: un sistema di cavi e di molle le fa conferisce equilibrio in tutte le posizioni.
In tempi covid (che chissà quanto dureranno) meno oggetti si maneggiano, meglio è. E allora nemmeno le sofisticate lampade touch vanno più bene: a sgominare la concorrenza è la lampada wifi a controllo vocale, che si aziona anche a distanza, utilizzando la propria voce o i comandi dello smartphone. Questa che abbiamo trovato funziona anche con Alexa, Google Home ed Echo, si chiama Benexmart e ha un prezzo davvero contenuto. E’ essenziale e ha delle linee pulite e definite, perfette per la scrivania di un professionista del design.
Clip ferma cavi da scrivania
Per poter disinfettare spesso ed efficacemente la postazione di lavoro, l'ordine è essenziale. Troppi cavi elettrici sulla scrivania, oltre a non facilitare la sua pulizia, creano confusione, il che, almeno su di me, ha un effetto negativo sulla capacità di concentrazione.
I sistemi per tenere in ordine i fili e cavi elettrici sono diversi. Si tratta di oggetti che si agganciano o attaccano alla scrivania che, per quanto piccoli, svolgono perfettamente il proprio compito. Tra i tanti modelli, abbiamo selezionato queste clip ferma cavi perché sono piuttosto discrete e sono un prodotto europeo.
La mascherina
Purtroppo ai tempi del covid sulla scrivania dell’architetto e di qualsiasi altro professionista, non mancherà una mascherina, che nel caso dell’architetto sarà rigorosamente nera, meglio se anche lavabile e riutilizzabile. Abbiamo già ironizzato sull’usanza degli architetti di vestirsi di nero e a tal proposito è stato addirittura pubblicato un divertente libro che ne spiega, con ironia, i motivi. Quanto al porta mascherina, ritengo che siamo già abbondantemente circondati da buste e bustine, piccoli contenitori plastici di ogni tipo per dotarci anche di un apposito porta mascherina, acquisto che personalmente considero superfluo.
Del verde, sempre
Infine, non potranno mancare delle piante, che oltre a favorire la produttività, migliorano anche l’umore. Ma di queste non vi fornisco i link per l’acquisto online: una bella passeggiata dal fioraio vicino casa basterà da sola a segnare l’inizio di giornate più solari e produttive.
Buon lavoro, colleghi!
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