Le unità del paesaggio: come gestire ambiti territoriali complessi

Unita-paesaggio

Da quando l’uomo ha fatto la sua comparsa in natura ha usufruito del territorio che insediava cercando di ottenerne benefici anche a costo di arrecare danni dovuti all’eccessivo sfruttamento o all’uso di pratiche errate per intraprendere attività che potevano risultare impattanti con l’ambiente circostante. Solo dopo il boom economico degli anni ‘60, quando si è cominciato ad avvertire il peso delle problematiche che stavanoavanzando per il territorio si è sentito il bisogno di intraprendere pratiche tese alla valorizzazione e alla conservazione degli ecosistemi che impercettibilmente si stavano estinguendo.

Da ciò è derivato inevitabilmente il bisogno di approfondire la conoscenza del territorio stesso, di analizzare le peculiarità dei beni ambientali e di innescare un meccanismo per affrontare con un approccio multidisciplinare tutti gli aspetti paesistici, sociali, architettonici, storico–culturali ecc... con l’obbiettivo di consentire un razionale utilizzo del suolo e di ciò che su di esso sorge, per tutelarne l’assetto e per pianificare senza il timore di riscontri negativi anche irreversibili.

Le unità di paesaggio” citate nel titolo del testo e richiamate nei successivi capitoli e nelle schede tecniche, sono quegli ambiti territoriali complessi che vengono classificati in base alla propria morfologia e all’uso del suolo che su essi avviene, considerando anche la loro connotazione naturalistico–antropica che al giorno d’oggi deve necessariamente fare i conti con i temi dello sviluppo sostenibile, con le previsioni future per una possibile riqualificazione o quanto meno tutela di ciò che resta di quegli ambiti trasformati per tutta una serie di eventi naturali e non.

Il volume è strutturato in tre sezioni delle quali la prima funge da introduzione per la lettura e l’interpretazione del paesaggio. Le successive due sezioni sono dedicate una alle unità paesaggistiche – ciascuna schedata con le proprie caratteristiche – e l’altra ai parametri utilizzati per la suddetta lettura delle stesse.

Volendo rispondere ai bisogni che si sono tratteggiati come necessari da colmare, “Le unità di paesaggio” si rivela un’utile guida per un corretto approccio alla fase di analisi e pianificazione.

Grazie alla schedatura vengono messi in evidenza quei parametri che definiscono le potenzialità e le limitazioni d’uso di uno specifico ambito – o per usare un temine più corretto “unità”.

Il testo suggerisce come correlare i diversi parametri territoriali fra di loro al fine di comprendere a pieno le potenzialità e le fragilità di ciascuna unità o parte di essa: partendo dai processi di evoluzione territoriale fino a quelli relativi alla degenerazione del sistema geologico, dell’ecosistema naturale e quant’altro.

L’autore del testo evidenzia quanto sia necessario un approccio pratico e non solo didattico per individuare tali “unità” e quindi per avere una base per la pianificazione e/o la progettazione in un determinato luogo. La mancata o sottesa tendenza a valutare le risorse territoriali per realizzare specificiprogetti di intervento, partendo da una rigorosa descrizione dei vari ecosistemi e ambiti geologici e pedologici italiani ha portato ad oggi ad un depauperamento di risorse fino anche alla completa perdita di sistemi che non potranno più essere recuperati e l’intento, in futuro, dei tecnici, degli enti preposti e di chi si approccia a lavorare sul territorio e col territorio dovrebbe essere quello di conoscerlo approfonditamente prima per evitare danni in seguito.

“Le unità di paesaggio” offre una sintesi completa di un metodo ormai non più sperimentale ma che si sta consolidano nei vari comuni, province e regioni italiane già da anni e che consente un’approfondita conoscenza territoriale grazie all’analisi di parametri imprescindibili che sono descritti nella terza parte del volume. Si tratta del substrato geologico, della morfologia, dell’idrologia superficiale e di quella sotterranea, della geologia tecnica, del suolo fino ad arrivare a parametri che possono essere considerati maggiormente mutevoli rispetto a quelli descritti e che sono la pericolosità geologica, il clima, i processi geomorfici e la vegetazione naturale potenziale.

Scheda tecnica del libro
Titolo: Le unità di paesaggio
Formato: 17 x 24, illustrato a color
Editore: Dario Flaccovio Editore
Pagine: 496
Data di Pubblicazione: 2012
Autore: Giuseppe Gisotti
ISBN: 9788857900919

L’autore
Giuseppe Gisotti
è geologo e forestale,dirigente dell’ufficio rilevamento geologico ed analisi di laboratorio del servizio geologico nazionale e membro della commissione per la valutazione dell’impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente, è presidente della società italiana di geologia ambientale SIGEA e membro della Commissione VIA del Ministero dell’ambiente. Ha rappresentato il Governo nazionale in delegazioni ambientali presso l’OCSE e la UE, e il Servizio Geologico in Eurogeosurveys. È consulente tecnico per Pubbliche Amministrazioni e fornisce consulenza come CTU per la Magistratura. Illustre studioso di interazioni tra attività antropiche e ambientali,è considerato un vero e proprio pioniere delle materie riguardanti dissesti idrogeologici edecologici. È presidente della SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale)

Estratto
Mentre la spiaggia è un’entità che pur attaccata o distrutta può ricostruirsi nei tempi brevi in seguito ad eventi meteomarini favorevoli, per le dune litoranee demolite il processo naturale di ricostruzione è difficile e molto lento, pertanto l’erosione di tali dune rappresenta un fenomeno praticamente irreversibile.[…]

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Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.