Sistemi informativi e costruzione del Piano: casi studio e software

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“Sistemi informativi e costruzione del Piano” avvalora quanto da tempo gli esperti del settore GIS sostengono, e quanto sopratutto si riscontra in ambito pratico incrociando verifiche su piani, studi e datigià da tempo elaborati in ambito pubblico e non. Mediante casi studio pratici ed approfondite analisi emergeche oggi in ambito progettuale, senza l’uso dei Sit (Sistemi Informativi Territoriali) costruiti e gestiti mediante sistemi Gis – in grado diamministrare in maniera dettagliata database geografici di ogni tipo – non è più possibile gestire con i massimi risultati l’enorme mole di informazioni sul territorio.

Elaborare piani senza tenere conto dello spreco di risorse fisiche è stato per anni una limitatezza imposta agli operatori del settore. Mancando sovente informazioni esaustive o non riuscendo a gestire quelle presenti nei database, si è continuato a redigere documenti di piano ad un “costo” che andava oltre quello sostenibile dagli investimenti previsti: spreco di tempo e di risorse, errori dovuti a cattiva interpretazione dei dati e quant’altro.

Si comprende come uno stimabile buon avvio per raggiungere una conoscenza quanto meno accettabile di uno spazio da assoggettarsi a piano consista nella ricognizione e sopratutto nell’organizzazione degli archivi informativi disponibili per produrre un presupposto di formazione di un successivo Sistema Informativo Territoriale.

Nel testo viene preso in considerazione il caso del territorio lombardo, fra i più avanzati a livello di sistemi informativi territoriali nella nostra penisola. Viene considerato come, nonostante gli esperimenti avviati in ambito SIT nel corso degliultimi anni, numerose siano ancora le lacune.

Trasformare un’informazione per costruire indicatori ambientali ha un suo obiettivo preciso che è quello di pensare all’indicatore stesso non come mero dato statico ma “statistico” cioè come mezzo per fornire previsioni quanto più esatte possibili basandosi su esperienze pregresse.

Viene trattato il concreto utilizzo dell’indicatore ambientale con riferimento ad una serie di operazioni che si possono rivelare necessarie mettere in gioco per ottimizzare nonché adattare, ove necessario, tutte i tipi di pratiche esposti nel volume rispetto specifiche condizioni in cui ci si trovi ad operare.

Per cui saràun tecnico qualificato – architetto urbanista, ingegnere dell’ambiente e del territorio, esperto informatico del settore GIS etc..– e dotato delle dovute conoscenze informatiche e pratiche maturate sul campo, colui in grado di riconoscere i limiti delle risorse fisiche utilizzabili al fine di dare un livello minimo e massimo di tolleranza da parte dell’ambiente su cui si dovrà agire con un piano. Occorrerà dunque un adeguata formazione in materia di GIS affinché si possa procedere di pari passo con lo sviluppo sostenibile del territorio in cui viviamo e con cui interagiamo.

Il perno dell’organizzazione e dell’elaborazione dei dati mediante sistemi informativi territoriali non può prescindere da un esame dei software a ciò destinati: i GIS. Un intero capitolo è dedicato all’analisi dell’informazione per il piano mediante il software ArcView; dopo aver esposto i principi dei Sit, i tipi di dati utilizzabili e presentata la procedura per la costruzione di un Sistema Informativo Territoriale, gli autori forniscono spunti utili all’organizzazione dei databasedi elementi geografici, comunemente definiti DBMS (Data Base Management System), che rappresentano l’insieme dei software necessari alla manutenzione generale di un database.

Vengono quindi trattate alcune funzioni pratiche di analisi geografiche sempre in ambiente ArcView fino alla predisposizione di un esempio quale è la “view della distribuzione della densità di popolazione” mediante l’elaborazione degli strati informativi necessari.

Il volume è corredato di CD–ROM con le attuali applicazioni in ambiente Gis, prodotte dal gruppo di ricerca coordinato dagli autori stessi del testo.All’interno del supporto digitale è possibile visionare i casi pratici sviluppatisi nei contesti delle Groane e di Sondrio, Buccinasco e Como. L’utilità pratica è apprendere il metodo di gestione adottato in queste località – indipendentemente dalla loro collocazione geografica – tendendo quindi ad acquisire una piena padronanza degli ausili informaticiper districarsi i fra i numerosi malintesi che fino ad oggi continuano ad essere presenti nel governo del territorio.

Scheda tecnica del libro
Titolo:Sistemi informativi e costruzione del piano
Formato: 17 x 24, illustrato a colori
Editore: Maggioli Editore Collana: 72 – Ambiente Territorio Edilizia Urbanistica
Pagine: 308
Data di Pubblicazione: 2010
Autore: Paolillo Pier Luigi
ISBN:8838753342

L’autore
Paolillo Pier Luigi
si diploma in scultura nel 1973 nell’Accademia di Belle arti di Brera a Milano e si laurea in urbanistica a pieni voti nel 1979 presso l‟Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Opera fin dagli anni Ottanta nei progetti finalizzati Cnr Ipra e Raisa, affrontando in particolare i temi dell’analisi e pianificazione degli spazi agricoli e degli aspetti ambientali dei sistemi territoriali a va–lenza agroproduttiva. Insegnante dal 1975 presso alcuni licei, nel 1991 è incaricato di Topografia e cartografia nella facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università degli Studi di Milano e dal 1992 è professore associato di Urbanistica nell’Università degli Studi di Macerata e professore ordinario presso il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano. Ha curato, dal n. 1/1982 e fino al 1992, la rubrica “Città e Territorio” del mensile di architettura, urbanistica e produzione edilizia Costruire, pubblicandovi molteplici articoli scientifico–divulgativi in materia urbanistica in–torno ai principali temi del dibattito contemporaneo. È stato direttore responsabile, dal 1993 al 1996, del bimestrale dell’Inu Urbanistica Informazioni. Nel marzo 1988 è stato ammesso all’Inu (Istituto Nazionale di Urbanistica) come membro effettivo e dal 1986 è anche membro dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali (Aisre) nonché della Siu (Società Italiana degli Urbanisti). Ha prodotto numerosi contributi saggistici e ha pubblicato volumi presso diversi editori e svolto attività di consulenza e progettazione urbanistica nell’ambito di strumenti a varie scale in differenti regioni italiane.

Estratto
Il contenimento dello spreco di risorsa del suolo e della pressione sull’assetto agricolo pretende un modello che misuri la capacità dei piani di localizzare aree insediabili senza interferire con le risorse fisiche, e il corrispondente grado di sostenibilità delle scelte localizzative è funzione della misura di tre componenti: I) la morfologia perimetrale; II) la struttura spaziale insediativa; II) la struttura morfoinsediativa[…]

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Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.