Paesaggi e sistemi eco museali. Ecomusei per la valorizzazione del territorio

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Il testo esordisce utilizzando la definizione “problematica eco museale” per introdurre un tema che ancora oggi in Italia non è di semplice definizione concettuale né tantomeno delimitazione tematica, e che, malgrado gli sviluppi risulta ancora – per molti comuni – un passo troppo azzardato da compiere col timore di investimenti onerosi per obbiettivi la cui valenza viene compresa, al momento, solo quando un ecomuseo si è concretizzatoed è attivo sul territorio. Viene sottolineata la necessità di riconsiderare il paesaggio in chiave dinamica e non statica: tutelare sì, ma valorizzare.

Il territorio italiano storicamente comincia con l’essere approcciato in maniera maggiormente evoluta, se vogliamo definirla anche “moderna”, solo grazie ai Piani Paesistici a partire dagli Anni Ottanta: si cominciò da allora ad avvertire l’esigenza di non porre con i Piani esclusivamente delle prescrizioni rigide e dei vincoli poiché, se reinterpretati e valutati per il complesso delle loro valenze storiche, culturali ecc… , avrebbero potuto offrire di più allo sviluppo stesso del territorio. In questo approccio la sintesi della sostenibilità territoriale si compie in pieno dal momento che si tratta di uno sviluppo territoriale che autoalimenta ed evolve qualitativamente puntando sulle proprie risorse intrinseche.

Gli autori delineano un’esperienza portata avanti dai ricercatori del Laboratorio TEMA del politecnico di Milano, che da dieci anni a questa parte ha portato e continua a portare, notevoli risultati sia in ambito pratico – grazie all’istituzione di nuovi ecomusei– sia normativo.

Lo studio affrontato dagli studiosi del Politecnico ha prodotto uno studio di pre–fattibilità per quello che oggi risulta essere l’Ecomuseo dell’Area Morenica Mantovana. Il testo rivede interamente il dibattito intrapreso dalla Regione Lombardia a partire, e per mezzo, dell’approvazione della Legge Regionale n. 13 del 12 luglio 2007, che prospetta l’auspicabile ruolodegli Ecomusei in quelli che sono i Programmi di Sviluppo promossi dalla regione.

La valorizzazione di un territorio sotto l’aspetto ecomuseale è descritta mediante esempi concreti: dalla costituzione di una rete ecomuseale regionale che a livello nazionale si va via via coordinando sempre meglio ai modelli della Lombardia, del Piemonte, del Trentino e del Friuli Venezia Giulia. Attraverso l’excursus delle reti eco museali analizzate si coglie la volontà di chi da sempre e di coloro che, avendone compreso la validità vi si sono approcciati da poco,spinge verso la possibilità un una rete ecomuseale a scala nazionale.

Il libro si chiude con l’auspicio di porre la riflessione sull’opportunità di strutturare delle reti e di condividere progetti e buone pratiche di crescita e valorizzazione dei territori in chiave ecomuseale: operare su comprensori– anche intercomunali – definendo aspetti che vanno oltre la semplice qualità paesistica.

Si apprende come oggi l’immagine di un territorio si definisca tramite aspetti che vanno oltre quelli puramente geografici, si carpisce l’importanza di quei progetti eco museali che puntano sulle cosiddette “vocazioni territoriali” e attraverso uno strumento imprescindibile come lo sono le “Mappe di comunità” espongono una serie di argomenti tra loro connessi e complementari l’uno con l’altro. Chiaramente, per ogni concetto o neologismo, come può essere il termine “Mappa di comunità”, è stato affrontata nel testo un approfondimento che ne chiarisca i contenuti in maniera esemplificativa, chiara e coincisa.

In definitiva nel “Paesaggio e sistemi eco museali” si colgono molti aspetti insiti nell’Ecomuseo che probabilmente ad occhio inesperto non si rivelano ma si esplicano mediante altri aspetti più pratici se si vogliono così definire.

Nell’ambito dei progetti la fase formativa risulta determinante e per questo un Ecomuseo non può non avvalersi di contributi organizzativi e metodologici di esperti del settore, formando i futuri operatori con fatica e tanta buona volontà!

Certo è che il complesso iter per la costituzione e l’istituzione di un Ecomuseo è descritto passo per passo attraverso quelli che sono i tasselli fondamentali tra i quali, necessariamente, ci deve essere la partecipazione attiva dei cittadini e degli operatori turistici locali.

Scheda tecnica del libro
Titolo:PAESAGGIO E SISTEMI ECOMUSEALI – proposte per un turismo responsabile
Formato: 15 x 21, illustrato a colori
Editore: MAGGIOLIEditore(collana Politecnica)
Pagine: 184
Data di Pubblicazione: 2010
Autori: Bolici Roberto – Poltronieri Andrea – Riva Raffaella
ISBN:8838744238

Gli autori
Roberto Bolici
è Architetto e ricercatore di Tecnologia dell’Architettura presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano. Vicepresidente del Corso di Laurea in Architettura e
Andrea Poltronieri, Dottore in Economia e commercio, è attualmente docente a contratto presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano.
Raffaella Riva è Architetto e dottore di ricerca in “Design e tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali” presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano.
Tutti e tre collaborano attivamente a progetti di sviluppo territoriale nelle aree della Lombardia e curano come docenti e coordinatori corsi di specializzazione presso il Politectnico.

Estratto
Se le “persone” sono strumenti di conoscenza, i “percorsi” sono gli strumenti di “approccio” che permettono di avvicinarsi alla comunità del territorio […]

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Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.