- scritto da Mariangela Martellotta
- categoria Recensioni
Il cohousing: perché condividere gli spazi comuni conviene
Di nuove forme dell’abitare o, come a volte vengono nominate “nuove politiche abitative” si sente parlare in tutto il mondo, e vi sono diverse associazioni, cooperative e comunità che hanno fatta propria questa particolare forma di vicinato dove coppie e singoli, ognuno nel proprio appartamento, decidono di condividere alcuni spazi e servizi comuni come il mangiare, la gestione dei bambini, la cura del verde, ecc. Il Cohousing èqualcosa di più sostenibilmente sociale ed economico rispetto al tradizionale condominio in cui ogni unità abitativa – e coloro che la abitano – sono autonomi ma nello stesso tempo, soprattutto nelle grandi realtà urbane soli e con dei costi di gestione delle spese individuali per appartamento ormai salite alle stelle: ciascun individuo o nucleo familiare viveall’interno del proprio appartamento e paga per consumi, servizi e spazi in maniera individuale senza, molto spesso, usufruirne, ma quel che è peggio questo modo (consueto) di gestione degli spazi condominiali porta ad un utilizzo eccessivo degli spazi comuni ma in realtà calcolati in termini pro–capite (ad esempio anziché dover mettere a disposizione minimo 5 mq di spazio lavanderia per ogni appartamento avrebbe più senso costituire uno spazio lavanderia comune dove oltre ad ammortizzare la superficie di ciascun immobile, e riducendo le superfici accessorie che rispetto a quelle abitabili hanno un costo assai inferiore, si ammortizzerebbero anche i costi energetici e di acquisto delle lavatrici che potrebbero servire in ragione di 1 per ogni 2, 3 o anche più appartamenti).
“Cohousing e condomini solidali” è una raccolta di esperienze che arrivano da quei paesi in cui il Cohousing è una realtà consolidata sia al livello sociale che burocratico. Il testo è strutturato come segue, in quattro sezioni oltre la prefazione a cura dell’autore, dal titolo “Un’altra vita urbana è possibile”.
Perchè vivere in cohousing
– Gødmand Høyer, l’ideatore del cohousing – Franco Bergamasco e Gaia Canossa
– Un risposta contemporanea a un bisogno antico – Kathryn McCamant e Charles Durrett
– La questione dei generi – Hildur Jackson
– Le ragioni ambientali – Chris Scotthanson
– Sostenibilità ecologica – Mary Kraus
– Quattro esperienze di cohousing per anziani – Maria Brenton
– Un paradiso per i bambini – Franco Bergamasco e Gaia Canossa
I suggerimenti di chi ci è riuscito
– Consigli per avviare un cohousing – Luk Jonckheer
– La necessità di una visione comune – Diane Leafe Christian
– Scelta dei materiali – Tim Taylor
– Perché solo il 10% ci riesce – Diane Leafe Christian
– Imparare a decidere in gruppo – Lucilla Borio
Esperienze di cohousing in Europa e negli USA
– Regno Unito: un’esperienza pilota – Claire Darbaud Rakotonimaro
– Springhill cohousing: 85 residenti e un generatore eolico – David Michael
– Svezia: Stolplyckan, un cohousing di 184 appartamenti – Björn Palmqvist
– Olanda: investimenti pubblici e sindacato dei cohousing – Peter Bakker
– Olanda: 1977 nasce il primo cohousing – Andre e Anny Lietaert
– Germania: forme urbane di vita comunitaria
– Danimarca: un cohousing con 100 abitazioni – Karen Svensson e Hildur Jackson
– California: un progetto residenziale e commerciale – Stella Tarnay
– California: un esempio di ristrutturazione in cohousing – Karen Hester
In Italia
– Ecovillaggi, cohousing e condomini solidali – Mimmo Tringale
– Condomini solidali – Mimmo Tringale
– Associazione Mondo e Famiglia
– L’esperienza di cohousing.it – Ezio Mancini e Ilaria Marelli
– Cohousing Venture di Massimiliano Zigoi
– CoAbitare
– CoHabitando
– Letture utili, link e bibliografia
Il contributo dei vari coautori del testo chiarisce il perché e come in certi paesi il Cohousing abbia fino ad oggi funzionato meglio rispetto ad altri. Nella sezione “I suggerimenti di chi ci è riuscito” sono particolarmente consigliati i paragrafi sul “Perché solo il 10% ci riesce” e “Imparare a decidere in gruppo”. Il messaggio di“Cohousing e condomini solidali” è positivo rispetto alla politica abitativa della coabitazione, in generale, poiché purtroppo ciò che si deduce dal testo è che il Cohousing in Italia purtroppo non è una politica abitativa radicata, sebbene se ne senta parlare spesso; in realtà si tratta di interventi puntuali e a volte “promozionali” più che sociali, che perdono un po’ di vista l’obbiettivo reale della coabitazione relegandola ad una sorta di moda del momento.
L’autore parla di una sorta di interesse crescente ma ancora non bene quantificabile, di persone che sono orientate ad andare a vivere in cohousing e di progettisti che siano interessati ad occuparsene. Risulta chiaro che, relativamente al cohousing, si possa intervenire sul territorio in tanti modi e la peculiarità di questa forma abitativa sta nell’interazione col territorio su cui si innesta e non sulla sua autosufficienza che la rende quasi una cellula estranea all’ambiente circostante. Il messaggio dell’autore è quindi quello della coabitazione intesa come commistione territoriale e condivisione: “Cohousing e condomini solidali” è solo una rapida panoramica sul complesso e valido mondo della coabitazione ma offre comunque lo spunto per approfondire il tema e proporlo come un’opportunità per il territorio e la popolazione locale.
Nel DVD è allegato il documentario (in inglese con sottotitoli in francese) inedito in cui sono raccolte le esperienze di cohousing del Belgio, la Svezia, l’Olanda, la Gran Bretagna e la Germania; varie nazioni, varie realtà di cui le testimonianze reali confermano la validità del cohousing.
Scheda tecnica del libro
Titolo: Cohousing e condomini solidali
Formato: 15 x 21 (stampato su carta riciclata)+CDdel documentario “Vivere in cohousing” (allegato al volume)
Editore: Terra Nuova Edizioni
Pagine: 192
Data pubblicazione: Dicembre 2007
Autore: Matthieu Lietaert
ISBN: 9788888819174
L’autore
Matthieu Lietaert è un ricercatore presso l’EUI–Istituto Universitario Europeo di Fiesole e autore del saggio–reportage “Cohousing e condomini solidali”. Un nuovo modo di vivere e di costruire case – tra privacy e solidarietà – che si sta sviluppando anche in Italia. È convinto che un altro mondo sia possibile e che ognuno possa dare il proprio contributo per realizzarlo. Per questo studia e ricerca da diversi anni soluzioni concrete per trasformare le città in luoghi più umani ed ecosostenibili.
Estratto
Identificate e articolate la vostra visione prima di acquistare la proprietà. Se non lo fate, potreste finire come una comunità ecologico–spirituale nel Nordest degli USA : sei anni dopo essere andati a vivere sulla loro terra e dopo aver ultimato un grande progetto di costruzione, in seno alla comunità sorsero delle divergenze su quello che sarebbe stato il passo successivo […]