Social Housing e X-lam: a Milano il più grande progetto residenziale d’Europa

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A Milano è stato costruito e inaugurato il più grande progetto di edilizia residenziale d’Europa, denominato Cenni di Cambiamento dal nome della strada in cui sorgerà. È realizzato su un’area complessiva di 17.000 metri quadrati, secondo il progetto di social housing dell’architetto fiorentino Fabrizio Rossi Prodi, vincitore del concorso internazionale di progettazione indetto da Polaris Investment Italia SGR Spa in collaborazione con Fondazione Housing Sociale (FHS). Il cantiere ha visto nascere un complesso di quattro edifici di nove piani per un totale di 124 appartamenti in classe energetica A. Le strutture portanti sono in legno ed i pannelli X–Lam completano la struttura che poggia su un’autorimessa interrata in cemento armato.

I benefici per i destinatari di questo progetto sono numerosi e toccano i settori più disparati: dal comfort, alla sicurezza sismica, dal risparmio economico a quello energetico, fino al rispetto dell’ambiente (il legno proviene dalle foreste certificate dell’Austria). Inoltre il progetto promuove la vita collettiva e facilita la creazione di una rete di rapporti di buon vicinato attraverso l’inserimento di una serie di servizi ricreativi e culturali. “Per facilitare questo intento è stata data particolare rilevanza alla progettazione e distribuzione degli spazi comuni, concepiti come una serie di percorsi e luoghi che si articolano in modo da essere fruibili nei diversi momenti della giornata e da diverse tipologie di abitanti. Proprio con questo intento sono stati progettati alcuni elementi architettonici (ballatoi, scalinate, ponti, portinerie, androni e i corpi scala) destinati a diventare spazi di relazione dove la comunità potrà incontrarsi e relazionarsi. Il cuore del progetto è la corte interna, che diventerà un piccolo parco, aperto anche ai cittadini, che comprenderà aree gioco, spazi di sosta e pergolati.

I fruitori finali di questo intervento sono principalmente i giovani, intesi sia come nuovi nuclei familiari che come single uscenti dalle famiglie d’origine. Il complesso dovrebbe facilitarli nell’acquisto della loro prima casa: gli appartamenti saranno posti in affitto a canone calmierato o con patto di futuro acquisto.

Ma la grande novità del progetto di Via Cenni è stata anche la possibilità di seguire interattivamente lo stato di avanzamento dei lavori, strategia che ha coinvolto attivamente i cittadini nelle fasi di realizzazione del complesso edilizio, anticipando la formazione del forte senso di comunità, che caratterizzerà l’intervento. Il sito web del progetto Cenni di Cambiamento, è composto di varie sezioni: nella sezione “Progetto architettonico”, i progettisti spiegano le origini del progetto e le sue finalità, la sezione “Abitare” dà voce alle testimonianze di quanti hanno scelto di vivere in una casa costruita interamente in legno e spiega le implicazioni derivanti dall’abitare una casa di classe A. La sezione “Tecnologia Costruttiva” è dedicata alle modalità costruttive, tra tradizione ed innovazione, che utilizzano il legno, con un riferimento particolare ad una delle tecnologie più all’avanguardia nel settore edilizio, l’ X–Lam. Nella sezione “Il Cantiere” “si aprirà una vera e propria finestra sul cantiere, per seguire lo sviluppo dei lavori. Una webcam seguirà le diverse fasi di lavoro per dare il polso dell’avanzamento delle opere.”

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Il social housing punta su tempi di realizzazione ridotti e budget low cost, sfornando edifici ad alte prestazioni energetiche ed accessibili a tutte le tasche. Nonostante questo, il mercato dell’edilizia sociale in Italia stenta a decollare: si parla di uno scarso 6% a fronte del 20% della media europea. La svolta a questo trend negativo potrebbe arrivare dalla modifica della legge n. 380/2001 (art. 52, comma 2). La norma, contenuta nel decreto Monti del 6 dicembre 2011, elimina l’obbligo di chiedere il nullaosta al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per le nuove costruzioni in legno che siano superiori ai quattro piani, una mossa che mira a velocizzare le complesse pratiche burocratiche tipiche del nostro paese.

Un sistema costruttivo ancora poco conosciuto in Italia, gli edifici residenziali multipiano di legno con tecnologia X–Lam sono parte integrante della pratica costruttiva in molte regioni europee. I pannelli portanti a strati incrociati di tavole di legno si affacciano sul mercato della tecnologia edilizia già a partire dagli anni ’90, in cui questa tecnologia ha consentito di realizzare edifici di grandi dimensioni e multipiano. Il sistema costruttivo delle torri di via Cenni è innovativo e all’avanguardia, perché si tratta del primo edificio di queste dimensioni realizzato in Italia e del primo di questo tipo realizzato in zona sismica.

Il progetto di social housing di Via Cenni a Milano ha ricevuto molti riconoscimenti tra cui il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 di Legambiente, il Trofeo Gyproc Italia 2014 per la categoria residenziale ed è stato nominato per il 2015 Premio Mies van der Rohe.

Barbara Brunetti

Barbara Brunetti Architetto

Architetto e dottoranda in Restauro, viaggia tra la Puglia e la Romagna in bilico tra due passioni: la ricerca accademica e la libera professione. Nel tempo libero si dedica alla lettura, alla grafica 3d, e agli affetti più cari. Il suo sogno nel cassetto è costruire per sé una piccola casa green in cui vivere circondata dalla natura.