• scritto da Francesco Cherubini
  • categoria Progetti

Scomputo degli extraspessori per murature e solai a favore del contenimento energetico

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A seguito della constatazione dell’esistenza di normativa locale che dà la possibilità di progettare murature e solai con spessori elevati senza che ciò costituisca un aggravio per i calcoli di cubatura, si esegue una stima costi/benefici per quanto riguarda la progettazione di murature coibentate con differenti spessori di isolante.

I LIMITI DI SPESSORE PER MURATURE E SOLAI
Uno dei problemi che ha maggiormente assillato i progettisti nell’esecuzione dell’architettonico è lo spessore delle murature e dei solai, che fino ad alcuni anni fa entrava a pieno titolo nel calcolo della cubatura dichiarata al comune. Un tale vincolo spingeva alla definizione di murature “sottili”, che a parità di volume dichiarato restituissero la massima superficie utile, determinando il maggior valore dell’unità abitativa. Questo creava difficoltà a chi progettava il muro o il solaio dal punto di vista della qualità o della presenza e funzionalità degli impianti: si pensi all’applicazione di sistemi a pavimento, di controsoffitti e cavedi per il passaggio degli impianti, di intercapedini per il condizionamento passivo. Ancor oggi capita di imbattersi in progetti architettonici nati senza la collaborazione con strutturisti ed impiantisti, inspiegabilmente forieri della vecchia regola che definiva lo spessore di murature e solai nei fatidici 30 cm. A farne le spese ancor oggi i responsabili del contenimento energetico e dell’isolamento acustico, che dopo aspre lotte con la fisica dei materiali sono costretti a limitare al massimo il comfort climatico e acustico per pagare un ormai inutile balzello. LA NORMATIVA
Ben vengano dunque le normative locali che liberano l’architetto da questo vincolo, compilate in articoli e pagine web. Ormai in quasi tutte le regioni e i comuni si è recepita l’indicazione dell’articolo 4 del D.L. 311/2006 attraverso lo scomputo degli extraspessori per murature e solai: se progettiamo un solaio o una muratura perimetrale o un divisorio tra appartamenti siamo liberi di attribuirgli lo spessore necessario alla realizzazione di un buon contenimento energetico ed acustico, e la muratura o il solaio verrà valutato comunque in 30 cm (tale spessore minimo può variare in base al luogo di applicazione). Hanno finalmente diritto di cittadinanza i sistemi di isolamento a cappotto di qualunque spessore, i sistemi radianti a soffitto, a parete o a pavimento, i controsoffitti che isolano e ospitano la distribuzione degli impianti ed evitano il ricorso a finti pilastri e finte travi, cavedi decenti per la giusta collocazione di dorsali e scarichi, i sistemi di isolamento acustico a pavimento e nei setti divisori, e magari, grazie alla sfrontatezza del progettista, anche contropareti e costrosoffitti per la ventilazione naturale.

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LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER IL COMFORT ABITATIVO
Gli obblighi della L10 (oggi DL 311 e aggiornamenti locali) costituiscono un nuovo modo di intendere il comfort abitativo e la qualità dell’abitare. Superare i vecchi modelli di progettazione architettonica legati alla esclusiva ottimizzazione degli spazi e all’estetica dei materiali, e far proprie le buone regole del risparmio energetico, è un’occasione unica di rinnovare i parametri dell’architettura e della progettazione in ambito civile.

Le soluzioni si moltiplicano e le tecnologie a disposizione migliorano ogni giorno: sistemi prefabbricati già coibentati, blocchi e forati a bassa trasmittanza termica (si pensi al poroton), isolanti termici e acustici per ogni esigenza e situazione. A volte si trovano connubi inaspettati anche con la progettazione antisismica e strutturale, come nei solai prefabbricati leggeri o nell’X–LAM.

Ad oggi la buona progettazione parte dall’analisi simultanea di tutte le esigenze progettuali, strutturali, estetiche, di gestione degli spazi, impiantistiche, energetiche, di integrazione col territorio. È la legislazione stessa a dare gli indirizzi, mostrando almeno per una volta un rovescio della medaglia nera dei condoni e della tolleranza dell’abusivismo.