- scritto da Mariangela Martellotta
- categoria Progetti
I rifiuti alimentano un’azienda di Chicago
Windy City, come è comunemente chiamata Chicago, si sta trasformando in un nucleo rivolto all’agricoltura urbana sostenibile. L’imprenditore John Edel – originario della città, che ha già riconvertito con successo un edificio fatiscente a Bridgeport nel Sustainable Manufacturing Center – sta ora cercando di trasformare The Plant, un impianto per il confezionamento di alimenti risalente al 1920, in una rete di produzione agricola a km 0 che si estende in verticale, il cui funzionamento attuale è dovuto a rifiuti alimentari.
Produrre energia dai rifiuti: i robot che funzionano come digestori
Gran parte delle trasformazioni dell’impianto di The Plant sono date da un digestore anaerobico gigante che convertirà i rifiuti alimentari in biogas per energia e riscalderà quattro piani dell’enorme magazzino di mattoni rossi situato nel quartiere Yards di Chicago, per un totale di 93.500 metri quadrati.
La conversione di un sito per il confezionamento dei prodotti alimentari in un’azienda agricola verticale è stata in parte resa possibile grazie ad un contributo di 1,5 milioni dollari da parte del Dipartimento dell’Illinois del Commercio (DCEO): un’enorme opportunità economica per sostenere un sistema di energia rinnovabile completo.
Una volta completato, il digestore anaerobico estrapolerà metano da 27 tonnellate di rifiuti alimentari giornalieri e da 11 mila ogni anno.
I rifiuti saranno bruciati mediante un sistema di cogenerazione e dovrebbero produrre elettricità e calore per alimentare anche una fabbrica di birra all’interno della stessa azienda e controllare la temperatura dell’edificio.
Alcuni degli undici produttori alimentari attualmente presenti nell’azienda, beneficeranno dei rifiuti alimentari compresi quelli di una fungaia, di un frutteto all’aperto e di un d’allevamento idroponico interno.
L’imprenditore John Edelha di recente dichiarato : “Credo che entro la fine di quest’anno tutto sarà operativo e ben oltre lo zero netto”.
- crediti fotografie © The Plant