- scritto da Elena Bozzola
- categoria Progetti
Il progetto sperimentale per la sostenibilità abitativa a Rotterdam
A Rotterdam si sta conducendo un progetto pilota, ideato da Bam housing e basato su un modello abitativo ecosostenibile. Concept house village, questo il nome del progetto sperimentale per la sostenibilità abitativa, si trova nel quartiere Hellplaat e ospita, per il momento, una sola famiglia che per tre anni, di cui uno già trascorso, dovrà vivere e lavorare in questo living lab dalla temperatura media costante di sedici gradi e redigere rapporti settimanali sulla solidità psicologica del nucleo familiare e sulla resistenza dei materiali.
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L’idea del Concept house village è nata all’interno dell’Innovation dock, un campus tecnologico creativo dove RDM Centre of Expertise, supportato dal ministero dell’Educazione, della Cultura e della Scienza olandese e con il contributo dell’Autorità portuale di Rotterdam, ha raggruppato imprese e istituzioni per sviluppare i migliori progetti di eco sostenibilità.
L’unità abitativa di legno, vetro e terra è dotata di una serra posta all’ultimo piano, dove Helly Scholten, portavoce della famiglia, stilista quarantenne di abiti per bambini e interior designer, è già riuscita a coltivare, nonostante la scarsa luce invernale, zucche, verze, pomodori, zucchine, insalata e sembra essere entusiasta di questo esperimento.
In un’intervista afferma: “Abbiamo la sensazione di trascorrere tutto il tempo in cui siamo dentro casa come se fossimo all’aria aperta e anche l’acustica è diversa. Quando ci muoviamo o spostiamo qualcosa, i rumori giungono più attenuati”. E continua dicendo: “Sono orgogliosa di essere riuscita a far fiorire i limoni e a mangiare i fichi delle mie piante. In pratica, qui una famiglia vegetariana può alimentarsi senza uscire di casa, in modo autonomo. Adesso aspetto di mangiare la mia uva…”.
Jasper Sluimer, direttore di Entrepreneurship & Innovation Bam housing, è altrettanto euforico del progetto e convinto di una larga diffusione del modulo per la sostenibilità abitativa negli anni futuri: “Prima, però dobbiamo essere certi della quantità di energia che viene consumata nell’impiego quotidiano di queste abitazioni e della durata della protezione termica garantita dalle pareti esterne di terra ed erba. L’obiettivo è di renderle il più autosufficienti possibile”.