• scritto da Michele Candiotto
  • categoria Progetti

Hut to hut: sensibilità norvegese per l’India di domani

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Il progetto “Hut to Hut”, rappresenta un’alternativa, una possibilità nuova per la realizzazione di residenze turistiche eco–sostenibili in grado di dare risposta alla domanda di alloggi che la città indiana di Kumta – stato di Karnataka, sudest indiano – ha visto crescere nel corso degli ultimi anni. Realizzato grazie alla collaborazione fra lo studio norvegese Rintala Eggertssone la Panchabhuta Conservation Foundationche ha gestito la partecipazione di studenti e volontari, il prototipo ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo di tecniche e materiali locali per garantire il minimo impatto ambientale in un’area che a buon diritto può essere considerata uno dei luoghi al mondo più ricchi di biodiversità.

IL PROGETTO DI HUT TO HUT
Due piccoli rifugi in struttura prefabbricata di legno d’eucalipto trattata con cardanolo – una resina derivata dal guscio della noce d’anacardio che conferisce agli elementi un colore rossastro – si appoggiano su una fondazione realizzata per mezzo di cordoli in mattoni di pietra. I pochi elementi di tamponamento, disposti lungo il lato sud e costituiti da griglie in bambù contribuiscono a regolare lo scambio d’aria fra interno ed esterno, mentre a nord, semplici zanzariere di colore bianco garantiscono la chiusura dell’involucro, lasciando libera la visuale sul paesaggio.

All’arredamento, costituito da una serie di pareti e scaffalature in compensato, è affidato il compito di suddividere lo spazio interno e, integrandosi con la struttura portante in legno, concorrere al rafforzamento della stabilità statica.

Lamine metalliche realizzano le falde di copertura che, accogliendo pannelli fotovoltaici – necessari al funzionamento delle luci interne a LED – contribuiscono a rendere l’edificio autosufficiente e contemporaneamente provvedono al recupero delle acque pluviali.

PARTICOLARITA’
Per garantire un ridotto impatto ambientale ed evitare lo spreco d’acqua il progetto non prevede la realizzazione di sistemi fognari bensì l’utilizzo di compost toilet, in grado di raccogliere e trasformare i rifiuti organici in fertilizzante necessario alla creazione di orti e giardini. E’ evidente come tale soluzione rappresenti un’alternativa ecocompatibile da impiegare in aree svantaggiate le cui risorse sono spesso limitate e, se ben gestita, può fungere da spartiacque per la diffusione di pratiche necessarie a sensibilizzare la popolazione verso una corretta gestione delle problematiche ambientali.

AAA

RINTALA EGGERTSSON ARCHITECTS
Rintala Eggertsson Architects è uno studio con uffici a Oslo e Bodø in Norvegia. Progettisti apprezzati in diverse parti del mondo, i soci fondatori Sami Rintala e Dagur Eggertsson, basano la loro attività sulla creazione di spazi le cui qualità concettuali e narrative partecipano alla valorizzazione del luogo e delle risorse impiegate; opere in grado di attuare una funzione critica nei confronti della società, della natura e del ruolo che l’architetto gioca nella definizione degli “habitat umani”.