• scritto da Giuditta Liberio
  • categoria Progetti

Edifici ad impatto positivo sull’ambiente nel campus UBC

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Può un edificio essere ad impatto positivo sull’ambiente? E’ quanto si è chiesto John Robinson, direttore del Centro CIRS di ricerca interattiva sulla sostenibilità dell’Università della British Columbia. La risposta a questa domanda è stata fornita da un team di specialisti in collaborazione con lo studio di architettura Perkins+Will di Vancouver, realizzando, per lo stesso centro di ricerca interattiva sulla sostenibilità (Centre for Interactive

Research on Sustainability) un edificio in grado di ridurre le emissioni di carbonio del campus UBC, di produrre energia anche per gli edifici adiacenti e non dipendere dalla rete idrica cittadina. Inaugurato a Novembre del 2011, il Centro, che attualmente conduce progetti di ricerca sulla progettazione sostenibile, funziona anche da laboratorio vivente e interattivo, ovvero costituisce di per se la base su cui testare le prestazioni tecniche e le caratteristiche di usabilità dei sistemi tecnologici sostenibili, in modo da valutarne l’interazione con i fruitori e migliorarne, dunque, l’efficienza.

IL PROGETTO DEL CENTRO DI RICERCA INTERATTIVA SULLA SOSTENIBILITA’
L’edificio, che supera ampiamente gli standard minimi LEED platinum, occupa una superficie di 60.000 mq disposti su quattro piani complessivi. La struttura portante è costituita da legno di pino proveniente dalle foreste tra la British Columbia e l’Alberta. L’orientamento e la particolare forma a U del progetto espone ai raggi solari gran parte dei muri, consentono di beneficiare della luce diurna come componente principale di illuminazione. Inoltre la parete vegetale, ovvero un muro di maglia metallica ricoperto da una vegetazione verticale e collocato nella parte occidentale dell’edificio, rappresenta un’ ottima schermatura nei periodi estivi, e diventa un’ ulteriore fonte di luce nei periodi invernali, quando le foglie cadono.

IL RENDIMENTO ENERGETICO DELL’EDIFICIO
Il rendimento energetico dell’edificio è ottenuto attraverso diversi sistemi di approvvigionamento, come pompe di calore geotermiche, pannelli solari posti sul tetto e sui parasole delle finestre e perfino dal recupero del calore residuo proveniente dall’edificio di Scienze della Terra, adiacente la struttura.

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L’AUTONOMIA IDRAULICA DEL CENTRO DI RICERCA
Il Centro è completamente autonomo anche dal punto di vista idraulico, grazie ad un complesso ma estremamente efficace sistema di riutilizzo dell’acqua piovana, sempre presente in una città piovosa e rigogliosa come Vancouver. I tetti più alti della struttura sono dotati di raccoglitori che convogliano l’acqua in una cisterna sotterranea dove avviene la filtrazione e il trattamento per fini potabili. Anche l’acqua fognaria diventa una risorsa utilizzata per l’irrigazione del tetto verde posto tra le due ali principali dell’edificio.

Un approccio progettuale che va oltre il concetto di minimizzare gli impatti negativi, ma mira a un sistema di tipo “rigenerativo” perché produce beneficio per l’ambiente, motivo per cui è stato eletto “North America’s Greenest Building”. Una struttura che rappresenta un vero esempio da seguire non solo dal punto di vista progettuale, ma anche per quanto riguarda l’interazione tra comunità e sostenibilità.

Fonti | Ihabitat.com | Circs.Ubc.ca
Immagini | Moa.Ubc.ca – Photograph by Shannon LaBelle