Costruzione partecipata della Biblioteca dei Bambini Njoro

La Biblioteca dei Bambini Njoro si trova a Mailisita, sulle pendici del monte Kilimanjaro. L'area si trova in un luogo piuttosto isolato e la scuola elementare nella medesima località aveva bisogno di poter svolgere tutte le sue funzioni in modo efficiente senza l'uso di energia di rete. 

Il progetto di costruzione partecipata per completare le strutture scolastiche in Tanzania è stato intrapreso da Patricia Erimescu in collaborazione con la ONG locale Excel Education Foundation. 

Africa: la biblioteca progettata da Mario Cucinella

Mailisita è situata sulle pendici del monte Kilimanjaro, a circa 10 km alla città di Moshi (Tanzania) ed è caratterizzata annualmente dall'alternanza di una stagione di siccità  e di una stagione delle piogge. La zona ha un clima tropicale umido e secco ed è conosciuta per le vaste aziende agricole di mais e fagioli, coltivate una volta all'anno durante la lunga stagione piovosa.

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Gli obbiettivi del progetto partecipato

Si tratta di un progetto partecipato realizzato da soggetti locali e volontari. La Biblioteca dei Bambini Njoro mira a promuovere l'istruzione e coinvolgere bambini, genitori, insegnanti, locali e volontari internazionali a partecipare alla costruzione di un luogo in cui gli studenti possano leggere e studiare.

La scuola primaria è al servizio di ben 408 bambini di Njoro e di allievi provenienti da altre tre località nella zona circostante: la biblioteca svolge una funzione essenziale perchè fornisce agli alunni l'accesso ai libri e alla lettura in una regione in cui la maggior parte di essi non possiede libri a casa.

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L'architettura delle opere prende in prestito dalla cultura della Tanzania gran parte delle strategie della tradizione edilizia locale ed ha coinvolto i suoi stessi utenti nel processo di realizzazione per assicurarsi di soddisfare le loro esigenze specifiche. Materiali e metodi di costruzione, familiari per costruttori locali, facilitano la realizzazione delle strutture che si inseriscono nel loro contesto naturale e riescono a rispondere anche alle esigenze climatiche prevalenti.

L'obiettivo di questo progetto non è solo una biblioteca ben funzionante, ma anche un’offerta per gli studenti e la popolazione locale: l'opportunità di poter partecipare alla realizzazione dell’opera potendone apprendere i processi costruttivi. Il processo di costruzione in sé ha un ruolo importante nello sviluppo sostenibile dell’edilizia e, a livello locale, è un incentivo per conoscere e diffondere le tecniche di costruzione tradizionali attraverso la costruzione partecipata con la gente del luogo, gli artigiani e i volontari coinvolgerli in tutte le fasi di cantiere. 

Oltre a questo, il coinvolgimento di tutta la comunità nel progetto è importante, non solo perché costruire insieme fa parte di uno dei principi della tradizione locale, ma anche perchè contribuisce a formare un senso di responsabilità comune per il mantenimento futuro della biblioteca.

Materiali e tecniche costruttive

Il livello della biblioteca - con un ingresso nascosto - è stato in gran parte ispirato dalla casa tradizionale Masai, una tribù tipica della zona. L'ingresso è situato sul lato del cortile e si sviluppa nella direzione del percorso principale.

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L'edificio è realizzato con diversi tipi di blocchi in terra pressata realizzati dalla gente del posto e dai volontari, blocchi di cemento riciclati da un vecchio edificio abbandonato e blocchi di argilla.

Uno dei criteri principali per la realizzazione è stato l'uso di risorse e materiali locali per ottenere un edificio economico e sostenibile che si integri nel paesaggio e si adatti ai metodi di costruzione tradizionali locali. 

Grazie all'uso delle moderne tecnologie edilizie di base e quella delle locali tecniche costruttive si è riusciti a trovare delle soluzioni altamente performanti e a bassissimo impatto ambientale ed economico.

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Le pareti sono rivestite di un intonaco a base di terra che isola la struttura. Inoltre un sistema costituito da un telaio di legno e lamiere corrugata isola la struttura della copertura. I materiali sono stati selezionati sia per la loro capacità di fungere da massa termica che per la loro disponibilità in loco. Dato che nell'area le temperature possono raggiungere livelli assai elevati l'obiettivo principale è stato quello di mantenere il fresco all'interno dell’edificio grazie alla  costruzione di muri fatti con materiali dotati di elevata massa termica, come ad esempio le murature in calcestruzzo e quelle in terra pressata.

Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.