Bjarke Ingles Group e il parco per l’integrazione multietnica a Copenhagen

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Nel cuore di Copenhagen, nel quartiere nord di Nørrebro sorge il Superkilen, un gigantesco parco urbano di 30.000 metri quadrati, nato dalle menti e dal lavoro dello studio di architettura BIG, Bjarke Ingels Group assieme ai paesaggisti Topotek1 e agli artisti visivi del collettivo Superflex. Il progetto è stato commissionato dal comune stesso attraverso un bando per la realizzazione di un parco che favorisca l’integrazione multietnica e multiculturale, tema particolarmente vivo nel quartiere: infatti sono presenti ben 57 diverse comunità etniche che convivono al suo interno.

L’idea proposta e messa in atto è stata quella di realizzare un percorso per attraversare 60 nazioni durante una passeggiata nel parco, per riprendere appunto quel senso di “multietnicità” che permea il quartiere e per ridefinire le funzioni dello spazio urbano intorno alle diverse culture. Il progetto è finalizzato ad una collaborazione di contenuti e forme tra i progettisti e gli utenti stessi, in modo da creare un dialogo anche con i “non addetti ai lavori”. La scelta di colori e materiali acquista, in questo modo, un significato per i suoi abitanti e li unisce, diventando anche di esempio per i quartieri limitrofi e le altre cittadine europee.

Il progetto del parco è stato ampliato anche per la mobilità lenta: il sistema infrastrutturale del quartiere è stato completamente ripensato, inserendo nuove fermate per i mezzi pubblici ed estendendo la rete delle piste ciclabili esistenti. Un elemento innovativo che ha caratterizzato la stesura del progetto è consistito nel chiedere ai singoli cittadini di collocare a loro discrezione nuove linee di interscambio e percorsi pedonali. Questo ha permesso di ottenere risultati più vicini alle esigenze dei cittadini , di ridurre il traffico cittadino e quadruplicare l’utilizzo della bicicletta.
Il parco si estende per quasi un chilometro ed è suddiviso in tre aree cromatiche, ossia il verde, il rosso e il nero.

VERDE
La zona verde è caratterizzata da un vero e proprio parco pensato come spazio ludico e dotato anche di una collinetta. Servito da piste ciclabili e percorsi pedonali è stato pensato anche come area sicura e aperta anche alla vicina scuola elementare. Anche l’Italia è presente in questa area con un lampadario di design realizzato con materiale di riciclo.

ROSSO
La zona rossa è senza dubbio la più vistosa, a partire dal suo prospetto planimetrico: la pavimentazione è in caucciù rosa interrotta qua e là da aceri rossi che ne moltiplicano l’effetto. Il tema di quest’area è lo sport, dove numerosi stati hanno fornito una numerosa serie di semplici attrezzature sportive a disposizione di tutti. L’unione di semplici materiali combinati tra loro ha creato uno spazio ricco di significato e di unione senza divisioni culturali: dalle panchine brasiliane e le aree picnic dell’Armenia ai cestini in ghisa della Gran Bretagna; dalla struttura per arrampicata dell’India, ai tavoli da ping–pong della Spagna, alle altalene dell’Iraq. Tutti questi elementi rendono utilizzabile uno spazio altrimenti vuoto, rendendolo al contempo un grande punto magnetico e attrattivo.

AAA

NERO
La zona nera è elaborata come spazio rilassante, un “salotto urbano”. Cedri libanesi e ciliegi giapponesi ombreggiano le piste ciclabili, ed è possibile fermarsi parcheggiando le proprie bici nelle rastrelliere fornite dalla Norvegia. Per infodere un po’ di relax sono inserite fontane dal Marocco, tavolini e panchine rispettivamente provenienti da Brasile e Belgio, sui quali è possibile passare del tempo con i giochi da tavolo.

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Violetta Breda

Violetta Breda Architetto

Laureata in Architettura delle Costruzioni presso il Politecnico di Milano e in Conservazione presso lo IUAV di Venezia. Ama il design, gli animali e scrivere: ha coniugato queste sue passioni in un progetto online che unisce animali e umani grazie all’architettura e al design. La trovate qua e là per l’Italia, ma soprattutto sui social network.