Il ruolo di grondaie e pluviali nella raccolta delle acque piovane

Circa la metà del fabbisogno domestico giornaliero d’acqua potrebbe essere fornito da acqua piovana, non potabile. L’acqua piovana infatti può essere adoperata per eseguire operazioni domestiche come le pulizie, il bucato, lo scarico dei wc e l’irrigazione di orti e giardini. Inoltre, essendo più dolce di quella erogata dall’acquedotto, (presenta un’inferiore percentuale di carbonati) riduce la possibilità di formazione di calcare negli elettrodomestici.

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La pratica della raccolta delle acque meteoriche, oltre a ridurre i consumi di acqua potabile, aiuta a prevenire le inondazioni e alleggerisce il sistema fognario che, in occasioni di piogge intense, è spesso sovraccaricato.

Gli elementi del sistema di accumulo dell’acqua piovana

Un sistema di raccolta dell'acqua piovana domestico è costituito tipicamente da uno o più grondaie che raccolgono le acque dalla superficie coperta e la scaricano in pluviali che convogliano la pioggia in un serbatoio di accumulo per la conservazione e l'utilizzo futuro.

L’acqua piovana raccolta dai tetti ed utilizzata per alcuni scopi domestici (pulizie, irrigazione di orti e giardini), non ha bisogno di essere trattata, mentre va trattata con un debatterizzatore nel caso venga utilizzata anche per il bucato e lo scarico dei wc.

In ogni caso, per mantenere alta la qualità dell’acqua raccolta, viene installato un filtro a monte del serbatoio di accumulo per depurare l’acqua da impurità, foglie, nidi di uccelli e pietrisco.

Solitamente l’acqua di prima pioggia (con cui si intendono i primi 5 mm di acqua per ogni evento meteorico per ogni metro quadrato di superficie impermeabile dotata di rete non viene riutilizzata.

Grondaie e pluviali

Le grondaie e i pluviali, attraverso i quali l’acqua dei tetti viene trasportata nei serbatoi di accumulo (o, se non si prevede il riciclo delle acque, in fogna), vanno tenute puliti per evitare che l’accumulo di foglie ed altre impurità riduca il deflusso dell’acqua verso il serbatoio.

Per il dimensionamento di grondaie e pluviali si rimanda agli atti della VIII giornata di studio sul drenaggio urbano sostenibile.

Essendo esposte agli agenti atmosferici, le grondaie e i pluviali devono essere realizzati in materiali che ben resistono a forti sbalzi di temperatura. I più diffusi sono l’acciaio inossidabile, il rame e l’alluminio zincato. Talvolta, nel tratto più vicino al suolo, è impiegata anche la ghisa, che previene danneggiamenti da urto. In alternativa sono impiegati anche PVC e polietilene ad alta densità.

Oltre al loro importante ruolo funzionale, le grondaie hanno anche una valenza estetica molto rilevante: esse incorniciano le facciate degli edifici e, a seconda del loro design, possono adattarsi a diversi stili architettonici. Quelle in rame, per esempio, sono ideali per edifici storici o in contesti urbanistici di pregio, mentre quelle in acciaio possono sottolineare le linee minimaliste ed essenziali di edifici dal carattere moderno.

Scegliere il tipo di grondaia più adatto, dimensionarlo correttamente, provvedere ad una corretta posa e manutenzione sono attività da demandare a specialisti del settore.

Cremona Gronde ha un’esperienza trentennale nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grondaie offre svariate soluzioni estetiche per un elemento funzionale ma anche di grande impatto estetico. Nata nel 1981, l’azienda vanta una ricca e lunga esperienza nella fornitura e posa in opera di coperture e lattone ria e si occupa in generale anche di ristrutturazione di tetti.