- scritto da Arianna Mortellaro
- categoria Criteri Progettuali
Cogenerazione. Energia pulita e fai da te per le nostre case
dispersione di energia della rete nazionale si aggira oggi intorno al 45% (rispetto al 15% di perdite del sistema cogenerativo).
Sistemi di piccola taglia che sfruttano il principio della cogenerazione sono la “piccola cogenerazione”, ossia una unità con una potenza fino ad 1 MW, e la “micro–cogenerazione” (microCHP), ossia una unità con potenza fino a 50 KW che può essere utilizzata per le abitazioni pluri–familiari, per i edifici commerciali o per uffici.
Un sistema di cogenerazione è costituito da un motore che fornisce energia meccanica ad un generatore che la trasforma in energia elettrica. Questo processo genera calore di scarto che, invece di essere sprecato e disperso sottoforma di fumi di scarico, viene recuperato ed utilizzato per soddisfare l’utenza termica (riscaldamenti). Quando la quota parte elettrica risulta superiore a quella utilizzata dall’utente, vi è, inoltre, la possibilità di “rivenderla”.
Alcuni dei carburanti ecocompatibili utilizzabili per un impianto di micro–cogenerazione sono la biomassa e il biodiesel.
La micro cogenerazione può consentire, quindi, oltre ad un uso razionale dell’energia con un risparmio economico dovuto ai minori consumi di combustibile, un notevole risparmio sui costi di trasporti e accise, oltre ai benefici ambientali derivanti dalla minore quantità di emissioni.
Oltretutto, proprio perché la cogenerazione è assimilata all’energia rinnovabile, ed è ritenuta molto importante per il raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto, gode di finanziamenti statali e regionali notevoli.
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