- scritto da Antonia Guerra
- categoria Criteri Progettuali
Gli alberi a foglia caduca nella progettazione architettonica sostenibile
Sia d’estate che d’inverno, il loro contributo può risultare fondamentale per migliorare le condizioni di benessere abitativo all’interno e all’esterno del fabbricato e a ridurre le dispersioni energetiche.
Analizziamo per il momento la funzione degli alberi a foglia caduca nella progettazione architettonica sostenibile, riservandoci di trattare negli articoli successivi tutti gli effetti positivi e negativi che le piante in generale hanno sull’edificio attorno al quale si trovano.
Gli alberi a foglia caduca sono quelli che perdono le foglie d’inverno mentre vantano di una folta chioma estiva. Questa loro caratteristica li rende perfetti per fare da contorno agli edifici più disparati. D’estate, quando il soleggiamento è fortemente indesiderato, proteggono l’edificio dal sole con le loro foglie; d’inverno invece, quando la radiazione solare giova al benessere interno, perdono le foglie consentendo ai raggi di “colpire” l’edificio riscaldandolo.
Immaginate un albero sempreverde, imponente e con una bella chioma folta piantato a pochi passi da un edificio. In estate il suo contributo alla climatizzazione risulta fondamentale per l’ombra che riesce a portare sul fabbricato, ma d’inverno, impedendo ai raggi del sole di irraggiare l’edificio, lo fa raffreddare e ciò che ne consegue sono consumi energetici elevati.
Per ottenere un risultato ottimale, occorre collocare gli alberi in direzione sud rispetto all’edificio.
Qualche esempio di albero a foglia caduca:
Platano originario delle regioni medio asiatiche, è molto diffuso in Italia. Cresce velocemente e può raggiungere i 30 metri di altezza. Adatto a parchi e giardini urbani, ampiamente utilizzato a scopo ornamentale.
Carpino E’ un albero di medie e grandi dimensioni. Raggiunge i 20 metri di altezza e ha una chioma molto fitta che non si espande oltre gli 8–9 metri di larghezza. Ha radici non molto espanse.
Frassino Può raggiungere i 30 metri d’altezza; ha una chioma leggera e slanciata. Molto impiegato per parchi e viali alberati. La sua chioma consente una ombreggiatura adeguata nella stagione estiva.
Quercia E’ un albero molto longevo che può raggiungere i 30 metri di altezza. Ha una chioma ampia ed è indicato particolarmente per parchi, giardini e viali alberati.
Olmo Può raggiungere i 20–30 metri di altezza. Ha una chioma densa ed irregolare. E’ un albero longevo che può superare i 600 anni di vita. Ha la caratteristica di essere resistente all’inquinamento.
Betulla Può raggiungere i 30 metri di altezza. La sua chioma è stretta e conica e slanciata. Cresce bene nei terreni sabbiosi e ricchi di torba. Utilizzato come pianta ornamentale per l’eleganza del portamento.
Acero E’ una pianta molto diffusa nei giardini. Non sopporta bene la siccità e necessita di annaffiature in caso di lunghi periodi senza piogge. Predilige posizioni semi ombreggiate o soleggiate.
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