Progettazione partecipata: in Puglia una legge regionale

Il 3 luglio presso la sede del Consiglio Regionale della Puglia è stata approvata con quasi l’unanimità dei voti la Legge Regionale Puglia sulla Partecipazione, riguardante gli aspetti della partecipazione pubblica e popolare nella progettazione e nella programmazione di interventi pubblici.

«Questa legge apre una frontiera per un nuovo patto con i cittadini, che dovranno ricominciare a fidarsi delle istituzioni, perché da oggi potranno controllare ogni nostro gesto e valutare e distinguere i politici buoni da quelli che buoni non sono. Dare forza alle persone perbene in politica è uno degli obiettivi di questa legge e io mi auguro che lo si possa cogliere pienamente. Grazie a tutti quelli che si sono adoperati per portare a termine un lavoro così importante e così ben fatto […] Con tale norma la Regione intende valorizzare la partecipazione dei pugliesi e di portatori legittimi di interesse quale forma ordinaria di amministrazione per le attività di interesse generale, la cura dei beni comuni, la programmazione strategica».

Così ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in maniera enfatica ma in ragione di un percorso cominciato nel lontano 2004 durante il quale si cominciò a costruire assieme a tanti altri stakeholder interessati lo strumento normativo per la progettazione partecipata: una legge che potesse essere l’espressione del decisionismo popolare sulle scelte che coinvolgono il territorio e le comunità locali.

Lo scorso anno è stato approvato il DDL n. 145 del 04/08/2016 "Legge sulla partecipazione" e qualche giorno fa, in seguito ad alcune sedute e relative modifiche scaturite dalla VII commissione parlamentare, il Consiglio ha deliberato con atto n.120 del 03/07/2017 per approvare definitivamente la Legge.

La legge sulla partecipazione

La partecipazione garantisce al cittadino il coinvolgimento nelle decisioni che riguardano sia i territori che le comunità locali.

Le linee guida 

Le linee guida generali sulle quali la legge approvata dalla Regione Puglia si è formata hanno l’obbiettivo di promuovere il confronto con la comunità locale. C’è inoltre l’intento a coinvolgere la cittadinanza per destarne  il senso e l’impegno civico al fine di arricchire il cosiddetto “capitale sociale dei territori” per favorire l’efficienza delle istituzioni pubbliche e promuovere le attività delle comunità.

I contenuti della Legge

La Legge Regionale Puglia sulla Partecipazione tende a rafforzare il legame tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa secondo quello che è l’intento della Costituzione della Repubblica Italiana, promuovendo la capacità associativa e di rete dei cittadini e dei Comuni.

I contenuti della legge sulla partecipazione sono a supporto della sfera culturale, puntano alla responsabilità sociale, affermano un modello di democrazia che smorza gli eccessi di delega che fino ad oggi hanno frammentato le responsabilità ma reso troppo complessi e macchinosi i processi di attuazione dei progetti e dei programmi pubblici.

La legge sulla partecipazione indica un metodo di governo, che la Giunta regionale della Puglia dovrà aver già intrapreso con la costruzione del Programma Annuale sulla Partecipazione, coinvolgendo in modo permanente cittadini, amministratori e attori sociali, culturali, economici, politici, scientifici, che avranno voce sulla programmazione regionale e sull’attuazione del programma di governo, nonché sulla sua verifica delle azioni proposte durante l’arco di ogni legislatura.

Il Programma Annuale sulla Partecipazione individuerà le criteri e i metodi da sottoporre ai processi partecipativi e agli strumenti della partecipazione.

Strumenti della legge sulla progettazione partecipata pugliese

È previsto che i percorsi partecipativi abbiano una durata compresa tra se e dodici mesi, e si concludano con un documento ufficiale nel quale le eventuali decisioni difformi (intraprese dagli organismi regionali) rispetto gli esiti della partecipazione dovranno essere dettagliatamente motivate.

La Legge sarà supportata da strumenti e sistemi di monitoraggio, valutazione e verifica che la Regione Puglia prevede di mettere a supporto delle azioni partecipative:

  • per le grandi opere e per gli interventi di rilevante impatto territoriale, ambientale, urbanistico, paesaggistico, socio-economico, e nel caso in cui si debbano esprimere pareri relativi ad opere pubbliche nazionali, verrà istituito un dibattito pubblico, obbligatorio in via preliminare.
  • Per progetti proposti dalla Regione o da altri soggetti, quali enti locali, associazioni, sindacati, partiti, sarà istituito un programma annuale o biennale dei processi partecipativi a cui accedere tramite avviso pubblico.
  • Sarà creato un spazio sul web dedicato, collegato al portale istituzionale, potenziando anche gli strumenti di accesso e condivisione degli open-data.
  • Verrà istituito un Ufficio della partecipazione che farà da riferimento per i cittadini, le amministrazioni, il partenariato, le imprese e stakeholders in generale.

Inoltre saranno istituiti alcuni dispositivi di monitoraggio, valutazione e verifica:

  • Istituzione di un Albo regionale per la partecipazione, a cui dovranno registrarsi tutte le associazioni che vogliono proporre progetti;
  • Town Meeting indirizzati a sindaci, amministratori locali, cittadini, nella forma di incontri tematici su base territoriale a cui parteciperanno associazioni, stakeholders, esponenti della comunità scientifica, partenariato economico e sociale;
  • Istituzione di un Bilancio sociale come strumento di programmazione partecipata. (tale documento si prevede che sia presentato nella sessione annuale di Bilancio);
  • La programmazione di una sessione annuale del Consiglio regionale sulla Partecipazione;
  • Sarà introdotta una clausola di premialità nell’erogazione dei contributi regionali, per i soggetti ed i progetti che prevedono e praticano iniziative partecipative;
  • Sarà previsto il Diritto di tribuna, ad un esponente delle liste che non hanno eletto propri rappresentanti in Consiglio regionale;
  • Saranno previsti strumenti di “sorveglianza civica”, per monitorare il funzionamento dei servizi pubblici ed individuare proposte di risparmio di risorse pubbliche.

Ultimo, non in ordine di importanza, sarà lo strumento economico di supporto alla Legge: è previsto un finanziamento nell’anno corrente, 2017, di cinquantamila euro a fondo perduto, mentre per gli anni successivi la quota sarò di centomila euro.

Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.