WPC bamboo materiale sostenibile ed innovativo. L’industrializzazione del bambù

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La sigla WPC – Wood Plastic Composite – significa: composito di fibre a base legnosa, derivate dalla canna di bambù, e di plastica. Si tratta di un materiale innovativo, ecosostenibile e per le sue caratteristiche prestazionali è particolarmente indicato per ambienti esterni (outdoor design). E’innovativo perché in Europa non si trova in commercio. Esiste molta documentazione in inglese riguardante interessanti studieseguiti su prototipi in Cina e negli Stati Uniti Americani, nei quali il WPC bamboo si trova in produzione sotto diverse forme e colorazioni.

I MATERIALI COMPOSITI

I materiali compositi da tempo ben conosciuti e diffusi in Europa sono il medium density fiber (MDF) e il truciolare, per i quali si è sempre usato il legno di scarto proveniente dalle lavorazioni industriali del legname. Altro composito molto impiegato in aeronautica e nel disegno industriale è a base di resine epossidiche fibrorinforzate con carbonio, un materiale tutt’altro che ecosostenibile e comprensibilmente molto costoso.

IL COMPOSITO IN BAMBU’

Il composito in bambù è un prodotto ecosostenibile in quanto utilizza le plastiche (PE) termo fondibili, quelle riciclabili per capirci, permettendo così di ridurre il volume di rifiuti plastici, perfettamente in linea con la direttiva europea 2008/98/CE, e soprattutto di evitare ulteriori consumi di petrolio. La densità del WPC bambù è tanto elevata da poter essere comparata con il MDF. Il processo di fabbricazione impiega due diverse tecnologie: iniezione della pasta in appositi stampi oppure l’estrusione. In ogni caso sono necessarie macchine professionali che lavorino ad alte temperature e pressioni. La composizione della pasta può variare a seconda delle caratteristiche prestazionali desiderate dal cliente, in generale possiamo dire che è costituita da un 60% di bambù, un 30% di PE e da un 10% di additivi. Dal processo di estrusione è possibile ottenere barre con lunghezze standard che raggiungono i 3 metri.

PERCHE’ USARE IL BAMBU’ AL POSTO DEL LEGNO?

I motivi sono davvero molti e tutti validissimi, vediamone i principali.
Attualmente il legno scarseggia poiché, a causa degli incentivi per la produzione di energie rinnovabili da biomasse, si preferisce bruciarlo! Diverse centrali termoelettriche mandano in fumo ogni giorno migliaia di tonnellate di legno, purtroppo anche pregiato! Specialmente in Italia questo fatto sta diventando un grosso problema per il settore del mobile e delle costruzioni. Per fronteggiare l’aumento dei costi della materia prima molte industrie, piuttosto che aumentare i costi del loro prodotto, hanno preferito soluzioni da terzo mondo: ridurre al minimo il personale, il quale poi viene comprensibilmente sovraccaricato di lavoro. Visitando alcuni stabilimenti ho visto le condizioni di lavoro disumane ai limiti della sicurezza. Per assurdo, il sistema di qualità ambientale consente di certificare tale prodotto finale come ecosostenibile trascurando allegramente le condizioni lavorative di chi lo produce! Non parliamo poi dei contratti di lavoro, la stragrande maggioranza sono precari perché si intuisce che in quelle condizioni di lavoro la gente non resiste a lungo e poi tanto si sa che si trova sempre chi rimpiazza le defezioni. In fatti la lista di manodopera a buon mercato è interminabile. Stiamo parlando di extracomunitari e per capirlo non serve nemmeno chiedere i documenti basta visitare gli stabilimenti.
Scarseggiando il legno di conseguenza scarseggiano anche tutti i suoi derivati (cartoni, carta, cellophane, ecc.). La soluzione di utilizzare quello riciclato non è la migliore in termini ecologici in quanto gli scarti, quando derivano dalla post produzione o da mobili vecchi senza certificazioni, possono contenere tassi di formaldeide superiori al limite di legge. Da circa un decennio conosciamo con certezza gli effetti cancerogeni della colla usata a base di questo componente chimico sulla salute e specialmente dei più piccini.
L’inquinamento dell’aria da composti organici volatili è un tema molto trattato nella letteratura sulla sindrome dell’edificio malato alla quale si rimanda per ulteriori approfondimenti.

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Il sistema di certificazione internazionale LEED (Leadership in Energy & Environmental Design) del Green Building Council presente in Italia dal 2008, classifica il bambù come la pianta più sostenibile per il suo rapido ciclo di vita per ricavarne materia prima utile alla sua industrializzazione, parliamo di una media di 5 anni. Il legno ne richiede almeno 10 e in questo caso parliamo del pioppo, le cui caratteristiche prestazionali sono di gran lunga inferiori al bambù. Ciò si traduce per i progettisti nella reale possibilità di conseguire ulteriori punti al processo di valutazione ambientale secondo il citato protocollo ma anche altri in uso in Italia, come l’ITACA.

Certo l’uso del bambù non garantisce l’eliminazione dello sfruttamento illegale di specie di alberi in via d’estinzione però potrà senza dubbio contribuire alla sua riduzione.
Per cambiare il nostro modello di sviluppo ci affidiamo al consumatore finale che può marcare la differenza quando sceglie un prodotto con basso impatto ambientale.

QUALI STANDARD DI QUALITA’ OFFRE IL WPC BAMBOO?

Attualmente la tecnologia sperimentata consente di raggiungere elevati standard qualitativi e molte imprese offrono persino la garanzia di riprodurre un pezzo difettoso senza generare ulteriori scarti e impatti ambientali, perché è riciclabile.

QUALI APPLICAZIONI CONSENTE IL WPC BAMBOO?

L’elenco è veramente vasto: doghe per pavimentazioni, serramenti, travi, colonne, palizzate, divisori, coperture, accessori per il giardinaggio come fioriere, e ancora rivestimenti interni di autoveicoli, di saune, di piscine, bagni, scale complete e perfino guardrail e telai per biciclette.

IL PREZZO DEL WPC BAMBOO SUL MERCATO

Per la sua notevole diffusione nel mercato nord americano, australiano e cinese si può tranquillamente affermare che sia un materiale affidabile e competitivo rispetto i prodotti con analoghe caratteristiche.

I VANTAGGI DEL WPC BAMBOO COME PRODOTTO

Riassumiamo i vantaggi che offre il WPC bamboo come prodotto:

  • Possibilità di ottenere un aspetto estetico simile al legno con particolari stampi.
  • Varie colorazioni
  • Indeformabile, inataccabile dalle muffe, imputrescibile
  • Isolante termico e acustico
  • Resistente all’invecchiamento dai raggi solari,
  • Resiste al fuoco
  • Privo di formaldeide, benzene ed altre sostanze tossiche
  • Privo di radioattività

Fonti | Bmeres.com | CaliBamboo.com

Giovanna Barbaro

Giovanna Barbaro Architetto e Tecnologo

Deve il suo carattere cosmopolita a Venezia, dove si laureò in architettura (IUAV). Dal 2008 europrogettista nei settori green economy e clean tech. Nel 2017 ha realizzato uno dei suoi più importanti sogni: fondare Mobility-acess-pass (MAP), un'associazione no profit per la certificazione dei luoghi pubblici per le persone con disabilità motorie. Tra i suoi hobby preferiti: la fotografia e la scrittura