- scritto da Antonia Guerra
- categoria Turismo
Volare senza inquinare. I viaggi in aereo possono essere eco
su questo mezzo di trasporto.
Sul sito Chose Climate , è possibile calcolare il contributo individuale, per tragitto indicato, all’effetto serra. I risultati sono sorprendenti: si scopre, per esempio, che volando da Roma a Londra e ritorno, si emettono una quantità di gas serra pari a quelli emessi in un anno interno svolgendo normali attività. Si stima addirittura che il trasporto aereo incida per il 10% sull’effetto serra globale. Gli aerei commerciali infatti, sono alimentati da cherosene, un carburante di origine fossile e rilasciano nella troposfera, degli ossidi di azoto che si ossidano contribuendo al cosiddetto effetto serra. E’ previsto purtroppo che il cherosene non venga sostituito a breve e per questo nel frattempo dobbiamo adeguarci e trovare un modo per provare ad inquinare di meno. Qualcosa possiamo farla anche noi, in qualità di viaggiatori… vediamo cosa.
Innanzitutto bisogna sapere che i voli notturni e quelli invernali hanno un peso maggiore sull’ambiente e quindi, potendolo fare, meglio scegliere di viaggiare di giorno e nelle stagioni più calde.
Per quanto riguarda gli scali, è sempre preferibile evitarli e scegliere di arrivare direttamente a destinazione, senza fermate intermedie. E’ nella fase di decollo e dell’atterraggio che gli aerei consumano più carburante. Si stima infatti che voli più lunghi, superiori alle sei ore, emettano, rispetto a quelli brevi, solo i due terzi di anidride carbonica per chilometro.
E anche andare in bagno può essere parecchio dispendioso se lo si fa in aereo. Pensate che a 10 mila metri di quota, per tirare lo sciacquone si spreca poco meno di un litro di cherosene e si consuma una quantità di anidride carbonica pari a quella che consumerebbe un’automobile per percorrere 10 km. Insomma se proprio non vi scappa, trattenetela!
Fonte | Educambiente e Sette Corriere della Sera