Il nuovo LIFE per l'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici

Dal 1992 il programma LIFE è lo strumento di finanziamento europeo principe per progetti ambientali di varia portata (dalla riduzione delle emissioni climalteranti al management dei rifiuti, dalla protezione degli ecosistemi al sostegno dell’uso efficiente delle risorse) con il fine ultimo di contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico. Il nuovo programma si chiama LIFE MAWP (Multiannual Work Programme) e dall’anno scorso ha sostituito il LIFE PLUS. Vediamo in sintesi gli obiettivi della programmazione quadriennale, i beneficiari e le scadenze del bando.

IL SETTIMO PROGRAMMA D'AZIONE AMBIENTALE LANCIATO DALL'UE

LO STATO DELL’ARTE

Verso la fine degli anni ’80 grazie alle campagne informative di ecologisti ed ambientalisti, aumentò rapidamente la consapevolezza dell’opinione pubblica riguardo alle minacce al Pianeta dovute a politiche di sfruttamento insostenibile. 
Disastri su larga scala - come la catastrofe di Chernobyl, principale causa dell’aumento dei tumori alla tiroide e al sangue - focalizzano immediatamente l’attenzione pubblica sulla necessità di rendere più efficace la protezione ambientale. Tematiche come il buco dello strato di ozono e il surriscaldamento globale indussero dunque la politica ambientale europea ad un'accelerazione del suo sviluppo istituzionale. 
Ricordiamo che già dal 1972 la UE aveva adottato misure per limitare l’inquinamento e migliorare la gestione dei rifiuti. Solo nel 1979 adottò la prima direttiva Uccelli e nel 1982 il Parlamento europeo introdusse una piccola linea di finanziamento per la conservazione della natura, successivamente denominata pre-ACE, poiché antesignana dei regolamenti oggi denominati con la sigla ACE, ovvero le azioni comunitarie per l’ambiente. 
In ventidue anni di vita e quattro programmazioni quadriennali, il LIFE ha co-finanziato la bellezza di 4.171 progetti ed elargito approssimativamente 3,4 miliardi di euro per la protezione dell’ecosistema. Una disamina delle tematiche affrontate nei progetti che hanno ottenuto la sovvenzione a fondo perduto è vivamente consigliata a coloro i quali volessero accedere al finanziamento. Inoltre, per un’analisi statistica, Il sito dedicato al LIFE consente di visionare i progetti in base a diverse chiavi di ricerca come ad esempio il Paese, il beneficiario o la tematica.

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IL LIFE IN ITALIA

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Nel nostro Paese, all’oggi la Commissione Europea attraverso il LIFE ha finanziato ben 725 progetti, dei quali 445 per l’innovazione ambientale, 268 per la tutelare della biodiversità e 12 per sostenere campagne d’informazione e di comunicazione per sensibilizzare la società sulle tematiche ambientali.  In termini economici tali progetti hanno rappresentato un investimento totale di 1,1 miliardo di euro, di cui il 55,6 % è stato finanziato dalla UE.

GLI OBIETTIVI GENERALI

Tutte le azioni co-finanziabili mediante il LIFE hanno il fine di dare un valore aggiunto all’ambiente, vediamole in dettaglio.

  1. Contribuire a un più efficiente uso delle risorse, a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, alla tutela e al miglioramento dell'ambiente, nonché alla salvaguardia della biodiversità.
  2. Migliorare lo sviluppo e l'attuazione della politica e della legislazione ambientale e climatica della UE, promuovere l'integrazione degli obiettivi ambientali e climatici in altre politiche europee e nelle azioni del settore pubblico e privato.
  3. Supportare la governance dell’ambiente e del clima includendo il coinvolgimento della società civile, di NGO e altri attori locali.
  4. Supportare l’implementazione del Settimo EAP (Programma d’azione ambientale, n.d.t.).

I TEMI SPECIFICI

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I progetti ammissibili al finanziamento devono avere per oggetto uno dei seguenti temi

  • Acqua
  • Aria e Rumore
  • Biodiversità
  • Cambiamento climatico e Energia
  • Habitat
  • Informazione e Comunicazione
  • Industria e Produzione
  • Risk management
  • Servizi
  • Specie
  • Rifiuti (azioni per l’economia circolare)
  • Uso del suolo e Pianificazione

I PROGETTI FINANANZIABILI

  • Buone pratiche
  • Progetti preparatori
  • Progetti pilota, dimostrativi o integrati;
  • Progetti di assistenza tecnica;
  • Progetti di rafforzamento delle capacità;
  • Informazione, sensibilizzazione e progetti di diffusione
  • Eventuali altri progetti necessari al fine di conseguire gli obiettivi generali del programma

GLI INDICATORI

Come in ogni progetto europeo gli indicatori sono importanti per poter valutarne l’efficacia, vediamo quali sono richiesti:

  • Miglioramenti ambientali e climatici.
  • Il numero di interventi sviluppati o intrapresi che implementano piani, programmi o strategie conseguenti alla politica ambientale o climatica della UE, la legislazione e il numero di interventi replicabili o trasferibili in altre realtà.
  • Il numero di interventi utili ad attivare sinergie con altri programmi di finanziamento della UE.
  • Il numero di interventi per garantire una migliore governance, la diffusione delle informazioni e la consapevolezza pubblica sugli aspetti ambientali e climatici.

LE LINEE DI FINANZIAMENTO

Tipo di finanziamento

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Finanziamento per aree di priorità

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Il finanziamento può assumere le seguenti forme giuridiche:

  • Borse di studio
  • Appalti pubblici
  • Cofinanziamenti agli strumenti finanziari ai sensi del Regolamento n° 966/2012 definito nel TFUE (Trattato del Funzionamento della UE, n.d.t.)  e dei requisiti operativi previsti negli atti specifici.
  • Eventuali altri interventi finalizzati a conseguire gli obiettivi generali del programma.

I BENEFICIARI

  • Agenzie per lo sviluppo
  • Autorità Locali, Regionali o Nazionali
  • Autorità per la gestione di parchi e riserve
  • Aziende miste
  • Corpi intergovernativi
  • Fondazioni o ONG
  • Grandi aziende
  • Imprese Internazionali o Imprese pubbliche
  • Istituti di ricerca o di formazione
  • Organizzazioni professionali
  • Piccole o medie imprese (SME)
  • Università

CRITERI DI AMMISSIBILITÀ

La domanda di finanziamento deve soddisfare i seguenti criteri di ammissibilità:

• il richiedente appartiene a uno Stato membro il cui PIL pro capite nel 2012 non è stato superiore al 105% della media della UE e che la percentuale di ripartizione media nazionale nel periodo 2010-2012, come stabilito ai sensi dell'articolo 6 del regolamento (CE) n 614/2007, sia stato inferiore al 70% oppure si sia verificata una delle seguenti alternative:

• il PIL pro capite nel 2012 sia stato inferiore al 90% della media della UE, 
• adesione all'Unione successiva al 1° gennaio del 2013.

LA PROGRAMMAZIONE 2014-2017

Il nuovo LIFE è stato ufficialmente pubblicato il 20 dicembre del 2013 nel Giornale Ufficiale
L 347 e si divide in due linee di finanziamento alle quali si può accedere annualmente:

  • Sub-programma per l’ambiente
  • Sub-programma per contrastare il cambiamento climatico.

Il budget per l’intero periodo e per tutti i 28 Paesi comunitari è di 3,4 miliardi di euro.

SCADENZE PER LA PRESENTAZIONE DEI BANDI

Le call (domande, n.d.t.) usciranno a giugno, mentre le proposte dovranno essere presentate entro le scadenze definite in base al tipo di progetto, come si evince dalla seguente tabella. Per informazioni dettagliate rimandiamo al documento ufficiale sul sito della Commissione Europea:

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Per concludere, in generale evidenziamo che l’aspetto positivo di un qualsivoglia co-finanziamento comunitario è di fungere da ottimo catalizzatore di sovvenzioni locali, sia a livello regionale che statale.
In pratica, il LIFE è un valido strumento per sperimentare buone pratiche di gestione naturalistica delle aree protette, perfezionabili in tempi successivi e quindi replicabili in altre realtà con elevata percentuale di successo. L’aspetto negativo per le amministrazioni di aree protette, ma a nostro avviso risolvibile con un adeguato management, è forse dato dagli oneri aggiuntivi, dovuti principalmente ad obblighi e a procedure, come ad esempio la rendicontazione tecnica e finanziaria che devono essere inviate periodicamente alla Commissione Europea entro i termini prestabiliti.

Giovanna Barbaro

Giovanna Barbaro Architetto e Tecnologo

Deve il suo carattere cosmopolita a Venezia, dove si laureò in architettura (IUAV). Dal 2008 europrogettista nei settori green economy e clean tech. Nel 2017 ha realizzato uno dei suoi più importanti sogni: fondare Mobility-acess-pass (MAP), un'associazione no profit per la certificazione dei luoghi pubblici per le persone con disabilità motorie. Tra i suoi hobby preferiti: la fotografia e la scrittura