- scritto da Mariangela Martellotta
- categoria Green Economy
La Banca della Terra: contrasta l’abusivismo edilizio e favorisce l’agricoltura
È stata recentemente istituita in Puglia la Banca della Terra, una novità dal punto di vista della lotta all’abusivismo edilizio che si contrappone ad esso con un’azione contraria e inclusiva.
L'istituzione della Banca della Terra è prevista nelle norme approvate oggi all'unanimità dal Consiglio Regionale pugliese il 16 Maggio scorso per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contrastare l'abbandono dei suoli.
La banca della terra di un database informatico open source, aggiornato di continuo e comprendente tutti quei cosiddetti “immobili fantasma”, cioè i terreni e i fabbricati rurali, completo di dati catastali identificativi. Entro 9 mesi dall'entrata in vigore della legge gli Assessorati regionali al Demanio e Patrimonio ed alle Risorse agroalimentari individueranno i terreni agricoli di proprietà della Regione e degli enti da essa controllati per l'affidamento in concessione o locazione a chiunque abbia voglia di intraprendere una attività agricola.
Gli obiettivi della Banca della Terra
- Incentivare il recupero a uso produttivo dei terreni agricoli incolti o abbandonati;
- Favorire l’accesso dei giovani all'agricoltura;
- Contrastare l'abbandono dei suoli.
Come funziona la Banca della Terra
La Banca della Terra consisterà in un elenco informatico aggiornato e accessibile al pubblico in cui saranno individuati terreni e fabbricati rurali insistenti. Ogni “immobile fantasma” sarà dotato dei relativi dati catastali identificativi e di altre informazioni utili alla sua identificazione.
Gli assessorati al Demanio e alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia individueranno i terreni agricoli di proprietà regionale e di quegli enti sotto il controllo regionale con l’obbiettivo di cederli in comodato d’uso o in affitto a coloro che abbiano intenzione di avviare un’attività agricola.
I tempi saranno i seguenti:
- 90 giorni per l'adozione di apposito regolamento da parte della giunta regionale;
- 270 giorni per l’individuazione dei beni;
- entro 180 giorni dall’approvazione del regolamento ciascun comune interessato dovrà:
- individuare i terreni agricoli da assegnare ai richiedenti;
- effettuare il censimento dei terreni incolti o abbandonati;
- effettuare il censimento dei fabbricati rurali insistenti di proprietà privata.
Se le amministrazioni comunali incaricate risultassero non in grado o avessero la volontà di censire i terreni, la Regione avrà facoltà di nominare un commissario sostitutivo per assolvere alle necessità dettate dal regolamento.
Il progetto della Banca della Terra nasce a scala nazionale, e regione per regione si sta deliberando per rendere possibili i censimenti aggiornati dei beni.
In Italia si è partiti con i primi 8.000 ettari di terreni detenuti da Ismea, tutti attualmente coltivati, ma i numeri sono variabili. Nel database sarà possibile reperire i terreni degli enti pubblici che sottoscriveranno convenzioni con l’ente economico del Ministero delle Politiche Agricole.
A fine Marzo è stato stimato che in Puglia i terreni da mettere a disposizione fossero già 42 per un totale di 1.356 ettari.