In 5 punti, la strategia per un’Italia sostenibile

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Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha presentato al Consiglio dei Ministri una strategia di 5 punti per lo sviluppo sostenibile dell’Italia, in modo che lo Stato si allinea con le direttive europee riguardanti la produzione di energia sostenibile con il “pacchetto clima–energia”, ma soprattutto la creazione di un piano nazionale per la riduzione delle emissioni. Queste strategie verranno inserite nel piano di crescita statale che viene discusso dal Governo.

LE DIRETTIVE EUROPEE

La strategia europea prevede due piani fondamentali per la strategia di “decarbonizzazione dell’economia” e in generale per lo sviluppo sostenibile nel continente, da parte degli stati membri della CEE, ossia Europa 2020 e Europa 2050 nella quale si collocano le direttive e i regolamenti per la protezione dell’ambiente, che rappresentano a loro volta il punto di partenza per la competitività e la crescita della nostra economia.

I 5 PUNTI

Le politiche elaborate sono la decarbonizzazione dell’economia italiana, la sicurezza del territorio, il recupero e la valorizzazione delle aree industriali dismesse in zone urbane soggette a bonifica, la gestione integrata dei rifiuti e la gestione integrata delle risorse idriche.

Nel dettaglio la parte più importante del decreto è sicuramente quella relativa alla de carbonizzazione dell’economia che prevede l’introduzione di un pedaggio differenziato, una misura “già applicata in altri Paesi europeiche ha il duplice effetto di usare la leva del prezzo per modificare le modalità di trasporto, e fare cassa a favore di programmi per la mobilità sostenibile”. Inoltre è regolato lo sviluppo della filiera nazionale delle tecnologie “verdi”, prioritariamente nei settori energetici e della chimica, la transizione del sistema energetico nazionale verso sistemi distribuiti di rigenerazione ad alto rendimento con lo sviluppo contestuale di reti intelligenti locali, eco efficienza nell’edilizia, modifica delle modalità di trasporto di merci e persone a favore della mobilità ferroviaria, recupero e valorizzazione dei rifiuti, promozione dell’esportazione di tecnologie sostenibili. Per quanto riguarda la sicurezza del territorio vengono sottolineati due punti: la prevenzione dei rischi e revisione degli usi del territorio. La valorizzazione e il recupero delle aree dismesse invece viene semplificato nelle sue procedure ; il provvedimento comprende l’estensione progressiva a tutti i Siti di interesse nazionale (Sin) della procedura adottata con l’Accordo di Programma per Porto Marghera.

Violetta Breda

Violetta Breda Architetto

Laureata in Architettura delle Costruzioni presso il Politecnico di Milano e in Conservazione presso lo IUAV di Venezia. Ama il design, gli animali e scrivere: ha coniugato queste sue passioni in un progetto online che unisce animali e umani grazie all’architettura e al design. La trovate qua e là per l’Italia, ma soprattutto sui social network.