- scritto da Giuseppina Ascione
- categoria Curiosità ecosostenibili
Mobilità sostenibile. Gpl, metano ed elettrico combustibili alternativi per trasporti green
Euromobility ha da poco concluso il quinto rapporto sulla mobilità sostenibile in Italia e lo ha fatto usando come campioni 50 città italiane scelte tra i capoluoghi ed i centri con un numero di abitanti superiore a centomila. I criteri di valutazione hanno tenuto conto dei dati riguardanti la politica gestionale del traffico, la disponibilità del trasporto pubblico e delle piste ciclabili, della presenza innovativa di servizi quali il car ed il bike sharing,
e l’uso di mezzi di trasporto alimentati con combustibili alternativi.
IL CASO TORINO
Torino è risultata vincitrice di questa graduatoria, ma questo risultato non le attribuisce certo il titolo di città meno inquinata di Italia. Il capoluogo piemontese ha dimostrato di sapere gestire molto bene la mobilità urbana attraverso servizi di condivisione dei mezzi e spazi privati molto innovativi ed efficaci, oltre a segnalare un forte incremento dell’uso di auto a gpl e a metano. Tutte misure, queste, che hanno reso possibile una notevole riduzione del traffico, hanno ridotto le attese ed i tempi di percorrenza, il numero degli incidenti e soprattutto hanno fatto risparmiare denaro ai cittadini. Risultati tangibili ed innegabili dal momento che la stessa cittadinanza ha potuto sentire e riportarne gli effetti positivi.
Esiste però un dato importante non facilmente percepibile, ma purtroppo negativo, che riguarda il persistere di un alto livello di CO2 nell’aria, nonostante le misure ecologiche prese. Un clima più ventilato avrebbe sicuramente fatto registrare dati più rasserenanti, ma la pianura Padana, soggetta a voluminosi ristagni di aria, spesso va soggetta a formazione di grossi banchi di nebbia in inverno e persistenti nuvole di smog in estate.
AUTO A GPL E A GAS METANO
C’è da chiedersi allora se tutte le misure alternative prese siano veramente degne dell’attributo “sostenibile” loro conferito. Se da un alto riempire le auto vuote vuol dire sicuramente ridurre drasticamente le spese, il traffico e lo stress e i rischi di incidenti, dall’altro affermare che le auto a GPL o a gas metano siano una scelta “green” alternativa non è esatto. GPL è l’acronimo di Gas di Petrolio Liquefatto, mentre il metano è un gas naturale, ricavabile sia da giacimenti nel sottosuolo che attraverso la decomposizione di alcune sostanze organiche. Entrambi non possono essere quindi considerati una fonte energetica rinnovabile e chiamare la loro combustione “pulita” solo perché non contengono sostanze estranee e nocive (come lo zolfo, composti del piombo, idrocarburi aromatici), o perché si miscelano molto bene con l’aria,risulta un eufemismo fuorviante.
LE AUTO ELETTRICHE
Che dire allora delle auto elettriche? Perché le case automobilistiche europee mostrano così tanta resistenza a produrle in grande quantità? Senza scomodare gli interessi delle “solite” lobby si può certo argomentare che l’automobile elettrica ha una limitata autonomia. Essa può percorrere al massimo 100 km senza ricorrere alla ricarica della batteria e, come si sa, non esiste una rete di fornitura sul territorio nazionale. Inoltre la produzione di energia elettrica prevede al momento l’utilizzo di fonti energetiche poco sostenibili ed il fatidico obbiettivo “Emissioni Zero” verrebbe raggiunto solo se l’alimentazione avvenisse attraverso il solare o l’eolico. Certamente meno veloci e scattanti delle auto a combustione, quelle elettriche potrebbero contribuire fortemente a rendere le strade più sicure, trovando una giusta applicazione nell’ambito della mobilità urbana. Infatti i dati forniti da Euromobility riportano che il 70% dei cittadini usa l’automobile per gli spostamenti urbani e solo il 33% la usa per gli spostamenti fuori città, per i quali predilige invece il trasporto pubblico.
Al convegno “L’auto elettrica ama il green”, tenutosi a Milano e al quale ha preso parte tra gli altri il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, si è discusso di come far compiere alla mobilità elettrica il necessario balzo in avanti, e cioè come il sistema paese sarà in grado di offrire infrastrutture e incentivi adeguati per recuperare il ritardo tecnologico e industriale accumulato con gli altri paesi in questo campo.
SPERIMENTAZIONI NELLE CITTA’ ITALIANE
Nel frattempo si assiste a piccoli segnali di grande trasformazione. Nel comune di Bolzano è disponibile una E–move charging, un prototipo con otto posti di ricarica elettrica che ha otto pannelli fotovoltaici sistemati sul tettuccio ed è in grado di produrre 2000 kWh di energia elettrica all’anno. E‘ destinato a veicoli elettrici (auto, moto, bici) ma anche ad apparecchi elettronici, come i telefonini.
Molto più di recente, nel comune di Trento, è entrato in vigore un servizio di noleggio gratuito di eco–mobili che dà diritto al parcheggio gratuito nelle aree di sosta blu e all’ingresso nella zona a traffico limitato per carico/scarico di merce ingombrante o per accompagnamento di persone con difficoltà motoria, bambini e donne in stato di gravidanza.
Con riferimento alle parole che il Ministro dell’Ambiente ha pronunciato nel suo discorso a Milano viene da pensare che il 2012 possa essere davvero “l’anno della verità”.