- scritto da Mariangela Martellotta
- categoria Curiosità ecosostenibili
Asbestus free: campagna italiana di sensibilizzazione contro l’amianto
È stata battezzata Asbestus free e si tratta di una campagna di sensibilizzazione diretta a istituzioni e cittadini sui rischi dell’amianto, il pericolosissimo materiale che ancora contamina oltre 75.000 ettari di superficie del nostro territorio nazionale! L’amianto purtroppo contamina ancora diversi siti del nostro Paese e provoca la morte di quei malati che hanno contratto le patologie ad esso dovute anni fa, quando il materiale killer veniva utilizzato in edilizia.
Approfondimento: La storia dell’amianto e dell’eternit
La campagna “Asbestus Free” non vuole solo sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi dell’amianto, ma portare l’attenzioni su tutte le vittime di questo materiale. Infatti secondo il registro nazionale dei mesoteliomi presso l’INAIL, i casi di mesotelioma oscillano tra i 1.200 e 1.400 l’anno con conseguenti, numerosissime morti.
Sebbene vi sia stata una sentenza che ha condannato definitivamente i responsabili della produzione e gestione di uno dei maggiori stabilimenti di produzione – quello di Casale Monferrato – ancora gi strascichi della sua esistenza sono duri a dissolversi!
Dopo 20 anni dalla legge nazionale contro l’amianto, dunque, la situazione resta critica, se pure con qualche cenno di miglioramento e di presa di coscienza da parte delle autorità preposte a vigilare.
Approfondimento: Il Piano Nazionale Amianto
Asbestus free è una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi nata in occasione della giornata mondiale dedicata alla sicurezza sul lavoro e alle vittime dell’amianto che si celebra il 28 aprile, ed è stata promossa da una serie di soggetti : Anmil Sosteniamoli subito onlus, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le associazioni Afeva e Aiea.
Sono 14 le città–modello nelle quali la campagna sta avendo luogo: Casale Monferrato, Broni, Monfalcone, La Spezia, Ravenna, Ferrara, Padova, Matera, Pisa, Civitavecchia, Bari, Taranto, Nuoro e Siracusa.
L’intento dell’iniziativa è non solo la sensibilizzazione di istituzioni e cittadini sui rischi da amianto ma anche supportate la ricerca a sostegno della prevenzione e della cura delle malattie asbesto–correlate, per le quali non esistono al momento cure concrete.