- scritto da Mariangela Martellotta
- categoria Arredamento
Upcycling per l’arredamento ecologico
L’upcycling è una strategia ecosostenibile per dare nuova vita utile ai rifiuti. Da lattine, residui di plastica, anche cellulari obsoleti si possono ricavare oggetti per un arredamento ecologico. Un giovane team britannico ha fondato una startup chiamata Pentatonic, con l'obiettivo di attivare un’economia di tipo circolare, in cui i prodotti abbiano una seconda vita dopo la loro dismissione.
I fondatori della start up Pentatonic, Jamie Hall e Johann Boedecker, hanno escogitato un brevetto per impiegare un’infinità di tipologie di rifiuti con l'upcycle in un particolare processo di stampaggio a iniezione per trasformarli in arredi ecologici e raccontano così la loro esperienza:
“Selezioniamo i rifiuti in base alle loro proprietà e possibilità di applicazione, a seconda di quale prodotto, finitura o prestazione stiamo cercando. Quindi applichiamo questa tecnologia utilizzando un numero di passaggi precisi”.
Come nascono gli elementi di arredo dall'upcyle
Dal PET delle bottiglie nascono filati sintetici, dal polipropilene dei tappi arrivano le strutture portante di tavoli e sedie, dallo schermo degli smartphone un cristallo antigraffio con cui creare bicchieri e ripiani. I prodotti che la startup propone sono al 100% riciclabili non contenendo alcun tipo di colla, resine, vernici tossiche; inoltre il progetto di design è curato sotto il profilo tecnologico e formale da esperti.
Quel che si può ottenere sono materie prime come i filati ricavati dal PET delle bottiglie di plastica, o addirittura piccoli e durevoli oggetti come bicchieri e ripiani cerati con i cristalli degli schermi degli smartphone. Gli elementi di questo arredamento ecologico vengono inoltre progettati per essere semplici da costruire (assemblabili da chiunque senza bisogno di alcun utensile), modulari e intercambiabili. Ogni componente è corredato da un numero di identificazione univoco in cui si deducono: la posizione del componente rispetto all’oggetto assemblato, data di fabbricazione, tipo di rifiuti utilizzati e la loro provenienza.
Un esempio? Per realizzare una sedia occorrono almeno 96 bottiglie d’acqua vuote, 43 flaconi di detersivo, una suola di scarpa e 28 lattine di alluminio; sembra tanto materiale da procurarsi ma se si considera quanti rifiuti finiscono in discarica possiamo pensare a quanto si potrebbe contribuire a non riempirle ulteriormente!
Come si attua questa economia “circolare”
Jamie Hall afferma che “attraverso Pentatonic stiamo cercando di trasformare radicalmente la cultura del consumo. Il nostro è un modello circolare: acquistiamo i nostri prodotti dai nostri consumatori per riciclarli in nuovi prodotti”.
La tecnica produttiva si basa su un procedimento che consente l’approvvigionamento di materia prima seconda direttamente nelle vicinanze dell’impianto, così da avere anche la qualifica di prodotto a basso impatto anche in tal senso. Dalla fonte ufficiale del Telegraph si legge che la società ha ricevuto 4,3 milioni di sterline di finanziamento che saranno investiti per operazioni finanziarie sui prodotti innovativi sia nel Regno Unito che in Europa.
La prima collezione di mobili da upcycle ha debuttato formalmente al London Design Festival del 2017.