Il nuovo archivio del British Film Institute sarà a risparmio energetico

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L’archivio del British Film Institute, nato nel 1935, raccoglie migliaia di pellicole: film, documentari, ma anche programmi televisivi e spot pubblicitari. La collezione, di importanza mondiale, rappresenta non solo la storia della filmografia inglese ma è anche testimonianza della vita del Regno Unito dal tardo ‘800 fino ai giorni nostri. Costituita da oltre 450 mila pellicole in acetato e nitrato è stata finora conservata in differenti strutture senza tenere

sufficientemente conto delle condizioni ottimali di conservazione. Per questo motivo il British Film Institute (BFI) ha deciso di affidare il progetto per la costruzione di un nuovo magazzino allo studio londinese Edward Cullinan Architect, specializzato in architettura e design sostenibile.

Le caratteristiche del progetto

L’edificio del Warwickshire, Londra, progettato esclusivamente in funzione della tutela di questi documenti, è il primo nel suo genere e ha richiesto caratteristiche ben precise: basse temperature di conservazione e resistenza alle alte temperature per limitare la diffusione di incendi, frequenti a causa del materiale di cui sono costituite le pellicole. Gli esperti di cinema insieme agli ingegneri e agli architetti hanno lavorato in sinergia arrivando a definire un edificio in grado di soddisfare al meglio le esigenze di immagazzinamento, conservazione, eco compatibilità ed efficienza energetica.

Il sistema di raffreddamento a basso consumo

Il sistema di raffreddamento a basso consumo è composto da 4 refrigeratori industriali e altrettanti deumidificatori affiancati da un sistema di trattamento e recupero dell’aria e del calore in grado di mantenere una temperatura di –5 °C con una percentuale di umidità relativa non superiore al 35%. Per evitare dispersioni, inoltre, la struttura è isolata termicamente in modo così efficiente che anche in caso di blackout elettrico le condizioni climatiche interne rimarrebbero invariate per più di 3 giorni.

Il consumo energetico di un progetto con esigenze di condizionamento dell’aria così particolari sembrerebbe molto elevato tuttavia , grazie all’utilizzo di queste specifiche tecnologie, ha raggiunto il livello di eccellenza secondo la metodologia progettuale per edifici sostenibili BREEAM (BRE Environmental Assessment Method).

Isabella Gerenzani

Isabella Gerenzani Industrial designer

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