Conto Termico: calcolare gli incentivi per la sostituzione di stufe e caminetti

Volete sostituire la vostra vecchia stufa? Questo è il momento ideale, grazie al nuovo Conto Termico 2.0 che incentiva la sostituzione di apparecchi obsoleti, con bassi rendimenti ed alte emissioni, a favore di apparecchi di ultima generazione che garantisco minore impatto ambientale e maggior risparmio economico. Due vantaggi non indifferenti sia per il singolo acquirenti, sia per il sistema sociale-globale.

Ma andiamo per ordine: nel 2012 un decreto ministeriale, per la prima volta in Italia, sosteneva l’utilizzo di apparecchi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e nello specifico da biomasse, cioè legna e pellet. Nel 2016, con il cosiddetto Conto Termico 2.0 viene innalzato il limite per l’erogazione dell’incentivo in un’unica rata, passando dai € 600 a € 5000 e riducendo i tempi di pagamento dai 6 mesi previsti agli attuali 2 mesi.

Il riscaldamento a legno e pellet

Se il Governo, da una parte, appoggia questa misura virtuosa, per chi è particolarmente attento all’ambiente il riscaldamento a legno e pellet rappresenta un’opportunità personale per aiutare la salvaguardia dell’ecosistema, grazie alla diminuzione del consumo energetico.

Legno e pellet, infatti, sono combustibili naturali, rinnovabili, potenzialmente inesauribili. La scelta sulla tipologia da utilizzare è legata alle esigenze abitative dell’acquirente, ad esempio la possibilità di stoccare una grande quantità di legna in un luogo asciutto. Problema che non si pone con i cilindretti di pellet -  combustibile ottenuto da un processo di essiccazione e compattamento della legna - per le dimensioni notevolmente ridotte e un contenuto energetico molto alto che, a parità di volume, produce molto più calore rispetto alla classica legna da ardere. Basti pensare che integrando il riscaldamento a combustibile fossile con una stufa a pellet ad aria o ad acqua il risparmio va dal 20% al 30%. Se invece si sostituisce tutto l’impianto termico con uno a pellet, in alcuni casi il risparmio supera il 50% (fonte Aiel).

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Ovviamente, questi parametri sono applicabili sulle stufe di ultima generazione, nuovi modelli evoluti che consentono di sposare appieno la filosofia del risparmio e del rispetto ambientale. Grazie anche al costante ammodernamento tecnologico, le nuove stufe possono rispondere ai particolari requisiti e standard qualitativi, in termini di rendimento ed emissioni in atmosfera, previsti dal Conto Termico 2.0.

Sostituzione di stufe e caminetti: come calcolare gli incentivi

Per capire quali prodotti sono acquistabili usufruendo degli incentivi statali, LaNordica-Extraflame, gruppo industriale vicentino leader nella produzione di stufe e caminetti a pellet e legna,  mette a disposizione sul proprio sito un calcolatore per la simulazione del contributo  del Conto Termico 2.0 che varia in base alla potenza dell’apparecchio e relative emissioni, e alla zona climatica in cui viene installato.

Per esempio, se voleste acquistare una Flò, stufa a legna ventilata con rivestimento in maiolica (Potenza termica nominale 8,3 kW, mc riscaldabili 238), e abitaste a Foggia potreste risparmiare fino a 1191,03 € mentre se foste di Padova l’incentivo equivarrebbe a 1446,25 €. Gli incentivi sono validi anche per forni e caminetti, ad esempio WF Plus D.S.A. termocamino a legna, o Stefy  stufa a legna con forno smaltato estraibile da 24 litri.

I vantaggi al di là del Conto Termico

I vantaggi ricavati dalla sostituzione della vecchia stufa con un prodotto nuovo, non sono solo economici, ma anche di praticità nell’utilizzo quotidiano. Le stufe della nuova linea Evolution Line, ad esempio, presentato una serie di caratteristiche evolute che le rendono facilmente gestibili e sicure. Silenziose, autopulenti, sicure e reattive, con caldo quasi immediato all’accensione e programmabili comodamente dal divano di casa, grazie ad una complessa dotazione tecnologica che ne migliora l’utilizzo.

Stufe intelligenti con accessori all’avanguardia, come il Termostato Wireless che elimina la necessità di far passare fili sotto le pareti, o le APP gratuite per gestire da remoto accensione e spegnimento della stufa, ma anche regolare la potenza, aumentare la temperatura, ricevere un alert (ad esempio per l’esaurimento del pellet), il tutto comandato a distanza da smartphone o tablet.