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Tenuta all’acqua delle case in legno. Le risposte dell’esperto

Tenuta all'acqua delle case in legno

Gli agenti atmosferici sono noti nemici delle case in legno. Come possiamo quindi proteggerle dall’acqua e dall’umidità? Quali gli accorgimenti tecnici da implementare in fase di progettazione per assicurarsi che una casa in legno resista a lungo nel tempo? E quale il ruolo di guaine impermeabilizzanti e sistemi di ventilazione?

In questo articolo daremo risposta a queste e altre domande. Per farlo nel modo più accurato possibile ci siamo rivolti all’ingegner Davide Vassalli, area tecnica Marlegno, a cui abbiamo posto delle domande specifiche, che ci togliessero ogni dubbio in fatto di tenuta all’acqua delle case in legno. Abbiamo infatti interrogato Davide sulla tenuta all’acqua delle case in legno per quanto riguarda l’umidità di risalita e la condensa interstiziale, con un accenno a sviluppi (ancora in fase di test) in merito a sensori integrati per monitorare lo stato di salute dell’abitazione.

Antonia: Iniziamo sfatando il mito della casa in legno immaginata come una casa temporanea, poco durevole, è così?  

Davide: Le case in legno sono progettate per essere durevoli nel tempo. Basti pensare agli edifici storici con struttura lignea originale che si è conservata perfettamente integra negli anni. L’importante è che la struttura sia protetta dal contatto con l’acqua (pioggia, umidità…). In questo modo è possibile avere una casa in legno che sia non solo efficiente, ecologica e bella, ma anche durevole.

A: E come si protegge un edificio dall’acqua? Raccontaci in dettaglio le accortezze da attuare per schermarlo da pioggia e umidità

D: Per proteggere un edificio in legno dall'acqua vanno attuati una serie di accorgimenti in fase di progettazione su tutti i dettagli più critici.

Il dettaglio dell’attacco a terra della parete è forse il più delicato perché in questa zona il legno si trova vicino al terreno. Qualora la parete, nel punto in cui attacca a terra, dovesse venire in contatto con l'acqua del suolo, si farebbe fatica a notarlo e ce ne si accorgerebbe solo dopo molto tempo, quando sarebbe troppo tardi per intervenire e rimediare al danno.

Fondazione e cordolo in cemento armato impermeabilizzati con guaina bituminosaFondazione e cordolo in cemento armato impermeabilizzati con guaina bituminosa

Barriera al vapore su copertura pianaBarriera al vapore su copertura piana

Per proteggere la parete si agisce su più livelli per una sicurezza ottimale:

  1. Al di sotto del marciapiede e al di sotto dell'abitazione si realizza un vespaio aerato per smaltire l’umidità e mantenere asciutte le opere di fondazione;
  2. Sulla fondazione in cemento armato si realizza una guaina bituminosa impermeabilizzante e, una volta posata la parete in legno sulla fondazione in cemento armato, tra il legno e il cemento armato si interpone uno strato di guaina bituminosa per formare un’ulteriore barriera alla risalita dell'umidità;
  3. La guaina bituminosa la si fa proseguire sulla base della parete in legno;
  4. Un’altra importante precauzione per proteggere il nodo al piede è posare la parete mantenendola rialzata rispetto alla fondazione. Quindi la parete non viene posata direttamente sulla fondazione ma appoggia su un cordolo in cemento armato che fa sì che la base della parete in legno risulti ad una quota superiore rispetto al piano di scorrimento dell'acqua all'esterno dell'abitazione. Questo per far sì che anche se le guaine, dopo molti anni, dovessero perdere la loro funzionalità, la parete in legno sarebbe comunque al sicuro perché sarebbe ad una quota più alta rispetto al pavimento esterno.
  5. Infine, per evitare la risalita dell'acqua dal piede della parete, il cappotto esterno alla base delle pareti viene realizzato con un materiale isolante diverso da quello del resto della parete: anziché la lana di roccia, comunemente usata per l’isolamento termico delle case in legno, per i primi 30 cm della parete si usa un materiale idrofobizzato che crea un taglio alla risalita dell’umidità. Esso funge anche da protezione dall'acqua meteorica che, colpendo il marciapiede, rimbalza sulla parete.

A: Non potevi essere più chiaro, grazie! Ma vorrei saperne ancora di più. È noto che le case, non solo quelle in legno, soffrano troppo spesso di una bassa qualità dell’aria: talvolta per via della troppa umidità. Nelle case in legno l’umidità e la condensa possono risultare un problema strutturale, come si risolve?

D: Quello della protezione di pareti e copertura da possibile condensa è il secondo punto critico per la tenuta all’acqua.

La condensa non proviene da acqua da precipitazioni meteoriche, ma da condizioni di umidità che si creano all’interno dell'abitazione.

Qualora l'umidità all'interno dell'abitazione dovesse risultare eccessivamente elevata si avrebbe un passaggio di umidità dall'interno verso l'esterno. Quando il vapore, attraversando gli strati della parete, incontra strati esterni man mano più freddi, aumenta la probabilità che condensi. Quindi la condensa, se avviene, si verifica in strati esterni, non visibili dall’interno, ed è difficile da notare. È importante quindi prevenire la formazione della condensa con tre accorgimenti principali:

  1. In fase di progettazione, appositi calcoli igrometrici vengono realizzati per assicurarsi che il problema non si verifichi;
  2. Il passaggio di vapore attraverso l'involucro dell'abitazione (pareti e copertura) va regolato utilizzando dei teli specifici (detti freni al vapore, realizzati in polipropilene a più strati accoppiati) che consentono il passaggio del vapore in una certa quantità, tale da poter essere traspirata dalla parete. In questo modo la casa risulta traspirante ma il passaggio di vapore è controllato affinché non avvenga condensa all'interno delle pareti o della copertura.
  3. Infine, si può fare affidamento su un impianto di ventilazione meccanica, che risolve all'origine il problema della possibile formazione di condensa interstiziale estraendo l’umidità dalle zone critiche quali cucine e bagni ed espellendola verso l’esterno.

La combinazione di freni al vapore e ventilazione meccanica garantisce che l'abitazione abbia un’ottima tenuta all'aria ma allo stesso tempo si fugano i rischi che nell'involucro si concentrino grandi quantità di umidità

A: Un tuo collega che ho intervistato in merito al design delle case in legno, mi ha parlato di una ricerca sperimentale per monitorare in qualsiasi momento lo stato della struttura, l’integrità e i livelli di umidità. In cosa consiste?

Controllo dei sensori integrati nell’edificio tramite applicazione da cellulareControllo dei sensori integrati nell’edificio tramite applicazione da cellulare

D: In fase sperimentale e di ricerca, Marlegno sta testando dei sensori che vengono montati all'interno della struttura e consentono di monitorare l'umidità strutturale della casa e programmare così una manutenzione preventiva nei punti più delicati. Il monitoraggio dello stato di salute dell’abitazione consente di intervenire tempestivamente qualora ci fossero segnali di anomalie, limitando il danno e riducendo il costo dell'intervento. Il ruolo dei sensori è particolarmente importante nelle zone della struttura non visibili. Anche lì gli utenti possono, in qualsiasi momento tramite app, visionare lo stato della propria casa.

Grazie, Davide! La tenuta all’acqua delle case in legno non è più un mistero!