- scritto da Redazione
- categoria Riciclo creativo e Fai da te
Pitture a base d’acqua per tinteggiare casa: guida alla scelta
Le pitture per interni, utilizzate per tinteggiare gli ambienti di casa, sono solitamente pitture a base di acqua, ovvero pitture in cui il solvente principale è l’acqua. Sebbene nelle pitture a base d’acqua possano essere comunque presenti composti potenzialmente tossici, tali vernici, per le applicazioni indoor, sono sempre da preferirsi a quelle a base di solvente. Le pitture a base di solvente, infatti, rilasciano odori pungenti e persistenti ed essendo caratterizzate da un alto contenuto di VOC (Volatile Organic Compounds), ovvero composti organici volatili, emessi nell’aria durante e dopo l’applicazione della pittura, sono da considerarsi solo per applicazioni esterne.
Anche dette idropitture, le pitture a base d’acqua sono le più comunemente utilizzate per dipingere gli interni perché sono caratterizzate da una bassa emissione di odori e, in media, un basso contenuto di VOC. Inoltre, sono facili da applicare e si asciugano rapidamente.
Le idropitture sono composte da:
- Acqua – il solvente principale;
- Resine – servono per far legare tra loro i componenti della pittura e far aderire la pittura al supporto;
- Pigmenti – per la colorazione;
- Additivi – conferiscono alla pittura caratteristiche specifiche.
I tipi di pitture a base d’acqua
Modificando dosi e tipologie dei componenti, e implementando appositi additivi, si ottengono pitture con caratteristiche tecniche diverse, ognuna adeguata a condizioni specifiche (prevenire la muffa, isolare termicamente, garantire lavabilità…). Per esempio:
- Antimuffa – le pitture antimuffa sono consigliate in ambienti umidi e poco ventilati, soggetti alla formazione di muffe, quali bagni, cucine e cantine, ma anche su pareti fredde e poco isolate e laddove siano presenti rischi di risalita capillare.
- Termiche anticondensa – dotate di microsfere di vetro o ceramica, regolano la temperatura delle pareti per evitare il fenomeno della condensa e svolgere al contempo un’azione antimuffa.
- Lavabili e super lavabili – caratterizzate da un elevato contenuto di resine, assorbono pochissimo l’acqua, quindi resistono bene al lavaggio e allo strofinamento.
- Ecologiche – contengono solo ingredienti di origine naturale e sono prive di sostanze nocive. Sono atossiche e sicure, e particolarmente adatte a chi soffre di asma o allergie. Normalmente caratterizzate da alti valori di traspirabilità, contribuiscono ad equilibrare i livelli di umidità dell’aria in casa.
- Antigraffio – adeguate ad ambienti ad alto passaggio, quali corridoi stretti e ingressi, contengono resine in quantità superiore per creare una patina superficiale resistente ai graffi.
Scegliere la pittura in base all’ambiente
Ogni ambiente di casa ha esigenze diverse e potrebbe aver bisogno di un tipo di pittura specifica.
Cucina: per l’elevata esposizione al vapore e il rischio di macchie, si consiglia l’utilizzo di pitture a base d’acqua lavabili o super lavabili, facili da pulire.
Bagno: la frequente presenza di vapore va regolata con l’utilizzo di pitture traspiranti, antimuffa ed ecologiche.
Corridoi, ingressi e disimpegni: esposti a frequenti sollecitazioni meccaniche, possono essere protetti con idropitture antigraffio.
Camere da letto e soggiorno: ambienti a basso livello di usura in cui normalmente non è previsto l’utilizzo di pitture speciali. In presenza di bambini si consiglia l’utilizzo di idropitture lavabili.
Per concludere, la pittura da scegliere per la tinteggiatura di interni è quella a base d’acqua, con una preferenza per quella ecologica. A seconda delle esigenze specifiche di ogni ambiente, si può poi optare per una pittura antimuffa, antigraffio, lavabile ecc. Importante anche selezionare il tipo di finitura tra opaca, satinata e lucida, che consentono di ottenere risultati estetici molto diversi tra loro.