Agricoltura 4.0 e consumo responsabile: idee per limitare lo spreco alimentare

ridurre gli sprechi alimentari

Garantire risorse alimentari a tutta la popolazione, ridurre le emissioni di gas serra ed evitare sprechi di cibo e di risorse idriche, rappresentano le principali sfide del presente e del futuro dell’agricoltura 4.0. Per poterle affrontare con successo è opportuno rendere sostenibile l'intera filiera agroalimentare e favorire il consumo responsabile. Ecco qualche idea per limitare lo spreco alimentare.

Agricoltura 4.0: tecnologia, affidabilità ed efficienza

Per poter rendere il sistema alimentare più sostenibile, occorre partire dal processo produttivo, incentivando soluzioni innovative e sfruttando la tecnologia. E’ ciò che si propone di fare l’agricoltura 4.0.

 agricoltura 4 tecnologia sostenibilita

L’agricoltura 4.0 è l’agricoltura che, utilizzando le tecnologie digitali in modo interconnesso, consente di ottimizzare le rese del raccolto, migliorandone la qualità e rendendola più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico.

Lo sviluppo delle tecnologie digitali e la loro introduzione nel mondo dell’agricoltura, consente di prevenire eventuali malattie e parassiti che possono colpire il raccolto, evitando gli sprechi alimentari nella fase produttiva, dovuti ad errori nella pianificazione delle colture.

Sfruttando le immagini satellitari, inoltre, è possibile avere un quadro dello stato di salute del campo. In questo modo in base alle caratteristiche delle diverse zone del terreno, si potranno definire i corretti tassi di semina e di fertilizzante.

L’agricoltura 4.0, tra le altre cose, offre l’opportunità di ottimizzare le rese dei raccolti, evitando sprechi e riducendo i costi di produzione.

Filiera corta e farmer's market: convenienza e sostenibilità

La filiera agroalimentare è caratterizzata da un grande numero di passaggi, talvolta inutili, per poter far arrivare il prodotto al consumatore finale. Rendendo la filiera più snella e meno articolata si potrebbero ottenere vantaggi economici ed ambientali non trascurabili.

farmers markets mercati locali

Considerando che la maggior parte del cibo che consumiamo quotidianamente deve viaggiare per migliaia di chilometri, si rendono necessari imballaggi e l'utilizzo di mezzi di trasporto che contribuiscono ad aumentare il livello di emissioni inquinanti.

Con la diffusione della filiera corta si può essere in grado di creare una relazione diretta tra il produttore e il consumatore, evitando passaggi inutili e minimizzando il numero degli intermediari, riducendo, in questo modo, gli sprechi lungo la catena agroalimentare.

Per rendere possibile tale rapporto diretto, i produttori stessi possono creare dei mercati locali chiamati anche con il termine anglosassone farmer's market (letteralmente mercati dei contadini), in cui i consumatori possono trovare prodotti freschi, con migliori caratteristiche organolettiche, spesso venduti direttamente dai produttori ad un prezzo giusto ed equo.

Ciò consente di ridurre i lunghi spostamenti che la merce deve affrontare per arrivare al consumatore, con conseguente abbattimento delle emissioni inquinanti e calo dei consumi energetici e degli imballaggi per conservare il prodotto.

5 idee per limitare gli sprechi alimentari

Dopo aver elencato le possibili soluzioni per arginare lo spreco di cibo nella fase produttiva e distributiva, possiamo dedicarci alla fase del consumo.

In questa fase ciascuno di noi è il vero protagonista del cambiamento con piccoli accorgimenti che possono generare grandi risultati:

  • scegliere prodotti freschi e di stagione;
  • controllare frequentemente lo stato di salute dei cibi conservati in frigo;
  • consumare rapidamente i prodotti facilmente deperibili;
  • evitare di acquistare eccessive quantità di cibo che potrebbero non essere consumate entro la data di scadenza;
  • donare gli avanzi di cibo ancora consumabili.

Sprecare del cibo significa sprecare risorse preziose, come acqua, terra e sostanze chimiche, necessarie per la sua produzione, che sarebbero potute essere reimpiegate in modi più remunerativi.

Conoscere le basi per l’alimentazione sostenibile e l'entità del fenomeno degli sprechi alimentari può renderci più responsabili e consapevoli. Come sempre il nostro impegno e le nostre scelte possono pesantemente condizionare, in modo positivo, le problematiche attuali e future del nostro pianeta.

Claudio Ventura

Claudio Ventura Economista Aziendale

Guidato dalla passione per l’ambiente e la natura, termina il suo percorso universitario in Abruzzo specializzandosi in economia aziendale ed approfondendo i temi relativi all’economia circolare e all’ecologia industriale. Vive in Puglia dove sogna di poter porre le basi per un futuro più sano e sostenibile.