- scritto da Mariangela Martellotta
- categoria Energie rinnovabili
Isole solari. Inseguono il sole per migliorare la tecnologia fotovoltaica
Due società svizzere hanno unito le forze per costruire tre “isole solari”, ognuna con 100 pannelli fotovoltaici, sul Lago di Neuchâtel in Svizzera. Queste isole galleggianti – realizzate da due società specialiste nel settore fotovoltaico, Viteos e Nolaris – misureranno 25 metri di diametro, e verranno utilizzate come laboratorio per testare tecnologie di energia solare a concentrazione (CSP).Gli impianti CSP concentrano la luce solare su sistemi a caldaia per produrre vapore, che viene inviato tramite un gasdotto ad un impianto a terra, dove viene spinto da turbine a vapore che generano energia.
Storia: l’evoluzione del solare termodinamico
Ciascuno dei 100 pannelli fotovoltaici sulle isole è posizionato con una pendenza di 45 gradi. L’intera isola può ruotare in direzione del sole di 220 gradi per ottimizzare la quantità di energia solare può sfruttare tutta la giornata.
L’idea, del ricercatore svizzero Thomas Hinderling, è stata in cantiere per diversi anni, dal 2008, e potrebbe far realizzare isole solari di diversi chilometri quadrati atte a produrre centinaia di megawatt ad un costo relativamente basso. All’epoca Thomas Hinderling era il CEO del Centro Suisse d’Electronique et de Microtechnique (CSEM) e pare che al momento abbia ricevuto finanziamenti anche dagli Emirati Arabi Uniti per concretizzare il suo progetto.
Un prototipo dell’isola solare è stato lanciato nel 2009 sul territorio di Abu Dhabi e da allora gli inseguitori solari sono in funzione. Nel 2010, Hinderling ha lasciato il CSEM per lanciare la sua azienda–laboratorio – la Nolaris – ricevendo milioni di franchi grazie agli investimenti nella società energetica svizzera Viteos.
L’idea delle tre isole solari è stata lanciata nel mese di agosto del 2013 con un prototipo di tre laboratori galleggianti per verificare la fattibilità della tecnologia ed un’infrastruttura necessaria a fornire l’alimentazione dalla terraferma. Esse saranno ancorate alla sponda del lago e galleggeranno nei pressi del depuratore Neuchâtel, lontano da bagnanti e diportisti.
Il progetto riprende un’iniziativa analoga da parte del Regno Unito, che ha proposto un concetto di “ninfee” solari che potrebbero essere messe in funzione all’interno degli alvei dei canali inutilizzati, dei fiumi e degli affluenti per fornire energia alle località circostanti.
L’obiettivo principale delle isole solari di Neuchâtel non è solo quello di accumulare energia quanto determinare quali miglioramenti apportare a questa tecnologia dal punto di vista meccanico e studiare gli effetti di umidità, vento, erosione, onde e freddo sui pannelli solari. Si stima che in 10 anni verranno comunque raccolti 80 milioni di kilowattora in più di energia.