- scritto da Lucia Pacitto
- categoria Curiosità ecosostenibili
Supermercati no packaging. Quando la spesa è senza imballaggi
Quanto pesa sulla nostra spesa il packaging? Gli imballaggi compongono il 30% dei nostri rifiuti ed incidono in maniera significativa sul costo di acquisto del prodotto. I costi di produzione degli imballaggi e del successivo smaltimento incidono dal 20 al 70% sul prezzo di acquisto di un prodotto. Inoltre, un uso contenuto del packaging porterebbe, a lungo termine, ad un abbassamento dei costi comunali dello smaltimento dei rifiuti. Ridurre il packaging quindi non è solo una scelta ecologica, ma anche economicamente vantaggiosa! La risposta arriva, come spesso avviene,dal passato: si ritorna all’acquisto dei prodotti sfusi, come le nostre nonne facevano nelle botteghe di qualche decennio fa!
Packaging da imitare: esempi di imballaggi ecologici
I NEGOZI DI PRODOTTI SFUSI IN ITALIA
La nuova tendenza prende piede su tutto il territorio nazionale. Molti negozi iniziano a vendere detersivi sfusi: si acquista il contenitore la prima volta e poi lo si ricarica ogni volta che si vuole!
La mappa dei punti vendita si può trovare sul sito. In circa 70 province italiane il latte fresco pastorizzato può essere acquistato dagli appositi distributori alla spina, utilizzando le proprie bottiglie. Così come pasta, vino, caffè, cereali e molto altro si possono acquistare sfusi in molti negozi su tutto il territorio.
Esistono dei punti vendita che hanno fatto del no–packaging la propria filosofia! Si tratta di negozi specializzati nella vendita di prodotti sfusi: niente prodotti di marca ma solo prodotti locali, senza etichette, e tutto viene venduto a peso.
A BERLINO IL PRIMO SUPERMERCATO NO PACKAGING
Anche a Berlino sta nascendo il primo supermercato eco che ha scelto il no packaging: prodotti selezionati, niente etichette né confezioni...quindi niente sprechi! I clienti potranno portarsi da casa le confezioni che usano già, oppure acquistare apposite confezioni riciclabili nel negozio.
L’idea di Original Unverpackt nasce da due giovani imprenditrici, in una Germania che produce ben 16 milioni di tonnellate di imballaggi, molti dei quali non riciclabili.
Ridurre il packaging è una strada possibile, come dimostrano queste tendenze in costante crescita: fa bene all’ambiente e alle nostre tasche. Sostenibilità a 360 gradi!
