- scritto da Simona Tannino
- categoria Curiosità ecosostenibili
La più grande opera 3D mai stampata prima
Gli architetti svizzeri Michael Hansmeyer e Benjamin Dillenburger sono i fautori della più grande opera stampata tridimensionale: Digital Grotesque, una vera grotta barocca di 16mq, per un’altezza complessiva di 3,20m. Lo spazio è stato completamente realizzato con una stampante VX4000, capace di lavorare su un’area di 4x2x1m, utilizzando la bellezza di 11 tonnellate di arenaria.
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Usando una stampante 3D non c’è limite alla fantasia, si possono realizzare forme di qualsiasi tipo e dimensione.
La novità è nella realizzazione; gli architetti non lavorano più su carta o su CAD, ma tracciano algoritmi precisissimi, progettati su misura per dividere e ripetere forme con modelli complessi, in grado di dialogare con una stampante ad alta definizione.
Ci è voluto un anno per progettare l’intero complesso della grotta, un solo mese di stampa ed appena un giorno per assemblare il tutto.
Composta di 260 milioni di superfici articolate, l’opera pesa 78 Gb di dati di produzione e circa 30 miliardi di voxel.
La tecnica applicata all’algoritmo è la additive manufacturing, l’arte di declinare un blocco solido in un oggetto geometrico più articolato.
La grotta è stata esposta al FRAC Centre de Orleans, in Francia, durante l’Archilab 2013, un evento di fama internazionale creato nel 1999 per esporre le nuove frontiere della ricerca nell’architettura.
Il responso è stato unanime, la stampa tridimensionale nell’architettura apre ad uno spettro immenso di ipotesi costruttive, capace di unire sinergicamente, ed allo stesso tempo, natura ed artificio.
