La città sostenibile di Curitiba ed il Globe Award Sustainable City

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Noi giovani e (si spera) promettenti architetti, d’estate si sa, non andiamo al mare, ma siamo alla ricerca di seminari e workshop che ci permettano di restare in contatto con il resto del “mondo architettonico”. Così va da sé che anche quest’anno abbiamo trovato il modo per condividere con altri la passione per

l’architettura, a livello intercontinentale.

Galeotto è stato un seminario narnese promosso dall’università di Roma, La Sapienza, che ha permesso a una serie di studenti provenienti da diverse parti del mondo, di incontrarsi per parlare d’architettura e confrontarsi, sperimentando, con la progettualità appunto dei diversi paesi d’origine.

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Attraverso lo scambio culturale che è avvenuto parallelamente al lavoro di seminario, ho scoperto questa città brasiliana, Curitiba, a quanto pare esempio virtuoso ed emblematico di soluzioni urbanistiche e ambientali vincenti.

Fondata nel 1654, è la capitale dello stato del Paranà e consta di 2 milioni e 500 mila abitanti. Il sindaco Jaimie Lerner, politico esperto e teorico di architettura e urbanistica, viene designato nel 1971 e, a partire dal 1972, promuove una serie di iniziative per rendere più vivibile e sostenibile la città, dai trasporti pubblici (resi più efficienti grazie ad alcuni accorgimenti strategici), fino alle isole pedonali, alla raccolta differenziata dei rifiuti, estesa fin nei quartieri più poveri, ai 55 metri quadrati di area verde per persona.

Eletta capitale americana di cultura nel 2003, ha vinto nel 2010 il Globe Award Sustainable City, perché da trent’anni supera ogni altra città del mondo per l’approccio “ecologico”.

E l’Italia, di fronte a esempi come questo, cosa fa?

Fonti | Promo Brasil | Curitiba













Giulia Custodi

Giulia Custodi Architetto

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