Cimitero ecosostenibile ad Aci Bonaccorsi

icon1

“All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?” [Dei Sepolcri, Foscolo]. Probabilmente la risposta è no, ma se potessimo assicurarci che la nostra “ultima dimora” sia a basso impatto ambientale, forse potremmo gioire all’idea di contribuire al benessere del nostro pianeta anche dopo la nostra permanenza su di esso. Se a questo aggiungiamo anche un risparmio in termini economici per chi resta,

l’idea del cimitero ecosostenibile diventa ancora più allettante.

UN’ INIZIATIVA ALL’AVANGUARDIA
L’iniziativa parte da un piccolo comune siciliano in provincia di Catania: Aci Bonaccorsi. Unico comune in Sicilia a far parte dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi, si distingue già da quasi un decennio per gli interventi sul territorio atti a salvaguardare l’ambiente e migliorare le condizioni di vita dei suoi abitanti. Una fontana che eroga acqua minerale gratis, raccolta differenziata con codice a barre per monitorare la quantità di rifiuti prodotti dalle famiglie e premiare le più meritevoli, sono solo alcune delle iniziative adottate, ma l’ultima è davvero originale: rendere energeticamente autonomo il cimitero della città.

icon1

IL PROGETTO, COSTI E RICAVI
Si prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 35 KW, i cui pannelli verranno collocati sulle terrazze dei loculi. In questo modo verrà garantita l’energia elettrica necessaria a soddisfare il fabbisogno dell’intera struttura cimiteriale, mentre l’energia in eccedenza andrà ad alimentare la rete elettrica Enel. L’impianto renderà al comune 28.000 euro l’anno come incentivo di produzione, riuscendo così a recuperare la spesa iniziale per la sua realizzazione, di 210.000 euro, in appena 8 anni. Per questo più che una spesa, il progetto rappresenta per il comune un investimento assolutamente redditizio. Inoltre, un notevole risparmio energetico si ricava già dalla sola sostituzione delle 2000 luci votive (costituite da semplici lampadine a incandescenza) con delle lampade al led, che consumano meno e hanno un rendimento più elevato. Queste nuove lampade verranno alimentate direttamente dai pannelli solari, per cui il costo per la loro accensione verrà completamente azzerato. Si ha in pratica una duplice convenienza: il comune ha un risparmio sui costi dell’illuminazione, perché usufruisce degli incentivi statali atti a promuovere la realizzazione di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabili, mentre i proprietari delle tombe hanno una tassa da pagare in meno, quella dei lumini, con un risparmio di circa 16 euro a tomba ogni anno.

Usando dei pannelli fotovoltaici di ultima generazione, produttivi anche in assenza di luce diretta, quindi anche di notte, i guadagni sarebbero ancora più elevati.

Ad ogni modo, per chi avesse gradito l’idea ma non ha la fortuna di vivere in un comune così “virtuoso”, ricordiamo che basta sostituire il tradizionale lumino con uno al led per garantirsi un eterno riposo un po’ più eco!










Marta Puleo

Marta Puleo Architetto

Rotella metrica come portachiavi, matita sempre in borsa, gira per la città sempre pronta ad appuntare qualcosa sul suo taccuino. Internet è la sua finestra sul mondo delle novità architettoniche. Ama sperimentare nuove tecniche costruttive, progetta case green e nel tempo libero si rigenera con Mojito:.il suo micione.