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Lampade dagli scarti di produzione: il progetto dixpari
Dagli scarti di produzione industriale nascono dei piccoli capolavori. Lampade che raccontano la storia di un modo intelligente di ripensare agli sfridi di produzione, in cui i protagonisti sono il riciclo, l’unicità, l’emozione.
In una fabbrica di stampaggio termoplastico, il materiale di scarto, modellato con maestria e passione, prende vita. Nascono pezzi unici, oggetti ecologici e di design che trovano nell’ecologia la propria essenza e, attraversati dalla luce, acquisiscono un fascino tutto nuovo.
Le lampade dixpari impreziosiscono gli ambienti e donano loro un’atmosfera unica, intima e suggestiva.
L’idea nasce tutta in famiglia: l’azienda di stampaggio è quella del padre e le figlie, Carolina e Isabella Candelo, insieme all’architetto Antonella Pugno, vedono negli sfridi di produzione qualcosa di più e creano le lampade dixpari, che rappresentano anche un modo per ridurre la quantità di materiale termoplastico da smaltire.
Le lampade Alone e Macramè
Alone è la lampada da tavolo della collezione Luce di dixpari. “Alone” come cerchio di luce, ma anche come “solo” in inglese, a sottolineare l’unicità ed esclusività di ogni pezzo. L’illuminazione è a led e la struttura portante che sorregge il corpo centrale è in ferro. Le forme, i filamenti, i colori e le sfumature di ogni lamapda Alone creano dei giochi di luce tutti propri e la rendono esclusiva.
Macramè è la prima lampada da parete della collezione Luce di dixpari. Il nome è quello di un pizzo pregiato che trae ispirazione dall’antico Oriente. Il supporto in ferro fa da sfondo a trame intricate che proiettano luci e ombre negli ambienti per creare atmosfere evocative, mai piatte.
Dixpari è una storia di tradizione e passione che fa dell’economia circolare il suo punto di forza.