Gioielli in avorio vegetale. Meglio palme che elefanti

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L’avorio? Non solo ricavato dalle zanne di indifesi animali. Esiste anche quello vegetale. Si chiama tagua ed è un materiale molto particolare, che a vedersi è simile all’avorio ricavato dagli elefanti. La designer di gioielli francese Delphine Haulhac, prima di proseguire l’attività del padre, che le ha tramandato la tradizione della lavorazione dell’avorio, ha pensato anche agli animali e alla natura.

Le sue creazioni sono di qualità non solo per il loro valore estetico, ma anche, e soprattutto, perché non danneggiano gli animali.

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La tagua, o corozo, è un materiale ricavato dai semi di una palma che cresce nella foresta pluviale del Sud America. Fatti essiccare al sole, i semi della pianta (in foto), hanno consistenza e colore dell’avorio originale. L’avorio tradizionale sarà anche inimitabile a detta di molti, ma possiamo mai anteporre la voglia di sfoggiare un bell’oggetto a quella di salvare degli animali? Purtroppo gli uomini a volte spesso sono così ridicoli da riuscire a rispondere sì a questa domanda.

  • crediti fotografie © Epiderme sur Epiderme
Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.