Le torri biodegradabili: mais e funghi in esposizione al MoMa

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Per la 15esima edizione del MoMa PS1 YAP, Young Architects Program, è stato selezionato il progetto dello studio The Living, fondato dall’architetto David Benjamin. Il concorso prevedeva la realizzazione di una struttura temporanea da collocare all’esterno del museo di Long Island che fosse ecosostenibile e facile da costruire. Si attende l’inaugurazione per la fine di Giugno; l’intero complesso delle tre torri biodegradabili saranno visitabili pertutta l’estate, durante la quale ospiteranno concerti organizzati dal MoMa.

Approfondimento: l’installazione in mattoni biologici del MoMa

LA PIÙ GRANDE INSTALLAZIONE BIODEGRADABILE

I materiali da costruzione sono per la maggior parte derivanti da mais e funghi, legati tra loro per mezzo di collanti naturali come il micelio, inseriti in stampi a forma di mattoni; questi, sono poi disposti uno sull’altro rispettando una data distanza che permetterà l’ingresso dell’aria e la ventilazione naturale, nonché favorendo l’effetto camino il quale spingerà il calore verso l’alto.

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I mattoni alla base sono porosi e colorati, capaci di sopportare il peso della struttura e divenire a tutti gli effetti materiale da costruzione dopo appena 5 giorni; i mattoni sulla sommità, supporto per la crescita del materiale organico, verranno rivestiti di un film riflettente che porterà la luce all’interno della singola torre circolare.

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L’intera installazione oltre ad essere altamente ecosostenibile, con un impatto pari a zero di emissioni di CO2 e consumo di energia, verrà compostata una volta cessato il suo utilizzo.

Simona Tannino

Simona Tannino Laureata in Architettura

Adora fare fotografie, scrivere e viaggiare. Quasi quanto lo shopping! Affascinata dalle grandi metropoli, si trasferisce nella City alla ricerca di nuovi stimoli. Un suo desiderio è riuscire a conciliare le sue due grandi passioni: architettura e danza. Colleziona Lego, tra un cantiere ed una mostra d’arte. Ah, è famosa per il suo tiramisù!