- scritto da Maria Leone
- categoria Progetti
I progetti vincitori del Solar Decathlon 2012
Qualche aggiornamento sul Solar Decathlon Europe 2012, sfida a colpi di sostenibilità che si tiene a Madrid ed a cui partecipano team provenienti dalle più prestigiose Università Europee: 10 sono i temi tra cui è stato possibile scegliere, naturalmente tutti connessi all’efficienza energetica ed alla sostenibilità. Ne abbiamo già parlato su Architettura Ecosostenibile, sottolineando con un certo orgoglio la presenza di un team
composto da elementi provenienti dall’Università Roma Tre e dalla Sapienza: ebbene, il prototipo italiano MED in Italy si è classificato terzo nella sezione ‘Architettura’, preceduto dai tedeschi con Counter Entropy e dai francesi, vincitori del contest, col prototipo Canopea. Credo che questo riconoscimento assuma un valore quasi simbolico, alla luce della precaria situazione economica in cui versano ultimamente le nostre Università e della quale fanno le spese i nostri giovani talenti, costretti a brillare all’estero. Vediamo le linee guida dei progetti dei prototipi vincitori.
“MED in Italy”, Italia – 3° posto sezione "Architettura"
Il gruppo di progetto ha affidato a cinque parole chiave i principi ispiratori del progetto: innanzitutto passiva, grazie alla soluzione a pacchetto comprendente un involucro preassemblato da riempire in cantiere con inerti naturali, ed attiva, cioè capace di risparmiare e generare energia grazie a sistemi domotici. Ancora, rapidità, ovvero ottimizzazione dei tempi di lavorazione a garanzia di costi bassi ed ottime prestazioni, ed ecoattenzione nella scelta dei materiali tenendo conto del loro ciclo di vita. Infine, densa, con riferimento al fatto che l’uso del prototipo consentirebbe un ridotto utilizzo del territorio ed un forte ridimensionamento dei costi. Esso, frutto di una collaborazione tra le Università Roma Tre e La Sapienza e realizzato a Bolzano da RubnerHaus, è in grado di consumare energia 5 volte in meno rispetto alle abitazioni tradizionali utilizzando materiali costruttivi tipici della tradizione mediterranea. Sarà possibile vedere dal vivo il prototipo in occasione del SAIE, che si terrà a Bologna dal 18 al 21 ottobre.
“Counter Entropy”, Germania – 2° posto sezione "Architettura"
All’insegna del riciclo e della riduzione dei rifiuti l’idea proposta dai 50 studenti della RWTH Aachen University: infatti i materiali utilizzati per la realizzazione provengono da processi di riciclo o sono stati recuperati da costruzioni precedenti o ancora dall’utilizzo creativo di elementi diversi – ad esempio i CD con cui sono state realizzate le pareti interne. Le particolari soluzioni impiantistiche utilizzate, che necessitano di energia elettrica esclusivamente le pompe di calore, rendono la costruzione energeticamente autosufficiente. Il Climate–Roof, la copertura della struttura ispirata ai principi della costruzione dei ponti e che ospita gli impianti tecnologici, consente di fruire di spazi interni privi si struttura portante.
“Canopea”, Francia – 1° posto sezione “Architettura”
Il progetto vincitore del contest, ad opera del team francese di Rhône–Alpes, è una sorta di torre in miniatura composta da moduli abitativi indipendenti: pannelli radianti, fotovoltaico e solare termico nonché strategie passive quali studio dell’esposizione, ventilazione naturale e brise–soleil, consentiranno alle strutture la completa indipendenza dal punto di vista energetico. Collegando le nanotowers tra loro mediante percorsi orizzontali sopraelevati sarà poi possibile creare dei veri e propri aggregati urbani: inoltre la flessibilità degli spazi interni consente di renderli adatti anche a negozi ed uffici. Gli ultimi due livelli della torre ospitano gli spazi comuni e la vegetazione pensile: insomma, si tratta di una possibile soluzione al problema della densità urbana che in diverse città sta raggiungendo livelli preoccupanti.