Un parco temporaneo tra i grattacieli di New York

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Immaginate un’area vuota nel mezzo di una metropoli. Aggiungete un tocco di verde con delle grandi fioriere per alberi che donano ombra e frescura; infine delimitate lo spazio con pannelli mobili provvisti di sedute. Ecco che si materializza nella vostra mente l’immagine di LentSpace, ossia un progetto di parco temporaneoa New York, nel cuore di Manhattan su un lotto di Hudson Square. Il Lower Manhattan Cultural Council si è impegnato a realizzare l’opera dopo aver ricevuto in prestito per tre anni, dal 2009 al 2012, la gestione dell’area dalla Trinity Church, proprietaria del terreno.

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MATERIALI ECONOMICI PER UN PARCO PIENO DI VITA!

Gli elementi mobili di recinzione sono in compensato marino, montati su telai in acciaio galvanizzato e decorati con piccoli dischi di alluminio riflettente; consentono di variare il grado di permeabilità dell’area e rappresentano degli eleganti elementi di arredo urbano.

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In quest’area tra i grattacieli di New York una semplice recinzione diventa un elemento duttile in quanto può assumere contemporaneamente varie funzioni: luogo di sosta, d’incontro e socializzazione , ma anche di esposizione di opere d’arte.

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Le piante nelle fioriere non hanno una funzione puramente decorativa: sono state coltivate allo scopo di venire collocate nelle strade dei quartieri vicini una volta terminato il contratto d’uso dell’area.

Infatti lo scopo principale di LentSpace è stato fin dall’inizio quello di unire l’utile al dilettevole, utilizzare materiali poco costosi per dar vita ad uno spazio pieno di vitalità, sempre in relazione al contesto e adatto ad ospitare qualsiasi forma di evento artistico: mostre, concerti e perfino rappresentazioni teatrali. Ad esempio la giornata inaugurale dell’area è stata caratterizzata da una mostra intitolata Punti e linee, con opere di numerosi artisti contemporanei.

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LENT SPACE COME RISPOSTA ALLA CRISI FINANZIARIA

Il progetto può essere considerato un valido esempio di risposta alla crisi finanziaria che, a New York come in altre città, ha portato ad un progressivo rallentamento del mercato immobiliare: in condizioni economiche migliori infatti il lotto sarebbe stato quasi sicuramente edificato.

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LentSpace rientra nei cosiddetti slack space, tutti quei luoghi abbandonati o rimasti inedificati a causa della mancanza di finanziamenti. Oggi questo fenomeno incentiva sempre di più la realizzazione di opere temporanee, progetti architettonici che, valorizzando il paesaggio urbano, sono sempre aperti ad altre possibilità, con uno sguardo che va oltre l’immediato, in modo da fare della città una grande opera aperta.

I vuoti urbani possono diventare l’occasione buona per ospitare interessanti attività che in passato, soprattutto a causa della speculazione, faticavano a trovare un posto nella città.

Federico Da Dalt

Federico Da Dalt Architetto

Vive a Colle Umberto (Treviso) e Venezia, città dove si è laureato con la tesi Abitazioni sostenibili in Bangladesh: un progetto di alloggi in bambù e terra cruda adatti a convivere con le alluvioni. Si diletta nella poesia, nel canto e nel teatro, ama i giri in bicicletta e le escursioni in montagna.