L’orrore del Fuenti continua… dopo l’hotel, oggi l’inaugurazione dello stabilimento balneare

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Speravamo di essercene sbarazzati definitivamente, e invece… ricordate l’hotel Fuenti? Era un albergo della costiera Amalfitana denominato “il Mostro Fuenti”, o “L’eco–mostro”, termine utilizzato per la prima volta proprio a proposito di questa costruzione...

Ebbene, dopo oltre dieci anni dalla sua demolizione, iniziata nell’aprile del 1999, l’ombra dell’eco–mostro del Fuenti si abbatte nuovamente sulla splendida costa salernitana.

E’ previsto infatti per oggi venerdì 17 luglio 2009 alle ore 21, il taglio del nastro della nuova struttura, che è solo il primo “traguardo” di un più ampio progetto che prevede la realizzazione del Parco del Fuenti.

La nuova struttura, che sarà presto adibita a stabilimento balneare, sorge ai piedi del costone roccioso sul quale si erigeva l’hotel demolito e occupa circa un terzo della lunghezza della spiaggia su cui si colloca, invadendola invece completamente nella sua profondità. La definirei il Mostro Fuenti bis.

E non tenti di ingannarci il presidente di Legambiente Campania parlando di una costruzione ecosostenibile perché non lo è. Il legno con cui è realizzata, non giustifica questa definizione: l’ecosostenibilità è tutt’altro! Una struttura che invade l’ambiente in cui si colloca, prevalendo su di esso, non è ecosostenibile! 

Il mio stupore, ma non lo sdegno, di fronte ad un simile scempio, si placa quando scopro che la famiglia Mazzitelli, proprietaria del nuovo stabilimento, è la stessa dell’hotel demolito. E si spiega tutto. Come possono mai, persone che in passato hanno appoggiato la costruzione del famoso Mostro del Fuenti e si sono opposti al suo abbattimento, concepire un’architettura ecosostenibile?!

Anche sul diario quotidiano di architettura degli architetti di Roma si parla del progetto di Fuenti.

Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.