Leed Italia. Il primo edificio del settore terziario a conseguire la certificazione

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Allo stato attuale in Italia i progetti certificati secondo protocolli ambientali americani, sono 23, circa 125 sono in fase di certificazione, dei quali 30 aspirano al certificato LEED. Tra questi ultimi la certificazione LEED vi è la nuova sede produttiva dell’azienda Bauer a Spini di Gardolo, in provincia di Trento: il primo edificio per il settoreproduttivo e terziario in Italia ad essere certificato LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) ottenendo la targa Gold, secondo il protocollo Nuove Costruzioni del 2009, introdotto in Italia nel 2010.

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L’edificio che ospita la Bauer, azienda nota per la produzione di preparati per brodo e insaporitori, è stato inaugurato nel maggio 2012 ha raggiunto un punteggio di 72 su 110, divenendo il primo complesso per il terziario ad ottenere la certificazione LEED Italia. Per ottenere questo interessante risultato l’edificio è stato concepito con criteri e strategie sostenibili sin dalle prime fasi della progettazione.

L’INSERIMENTO PAESAGGISTICO E LE SCELTE ARCHITETTONICHE

Il progetto dell’architetto Massimo Leonardelli di Oficina Engineering, segue criteri d’inserimento paesaggistico e architettonico di alto livello. I volumi del complesso, semplici e minimali, si distinguono per i colori (bianco, rosso e grigio). Le bucature, che rendono gli spazi interni molto luminosi e gradevoli, hanno andamento verticale e danno ritmicità alle facciate dell’edificio. La presenza dei frangisole in legno, oltre ad avere funzione bioclimatica, costituisce un elemento armonico, e conferisce snellezza ai volumi.

I CRITERI SOSTENIBILI

Il sistema di certificazione volontaria LEED Italia Nuove Costruzioni è studiato appositamente per la misurazione delle prestazioni ambientali di edifici commerciali, istituzionali, del terziaio e residenziali di nuova costruzione.
L’azienda, che segue una serie di valori tra cui la sostenibilità ambientale, ha mirato ad avere un edificio che rispettasse una serie di criteri: sostenibilità, efficienza e qualità indoor. L’edificio è risultato idoneo secondo le 5 categorie/macro–aree considerate dal protocollo ambientale LEED per gli interventi di progettazione, alle quali si attribuisce un punteggio parziale che ha diverso peso rispetto al punteggio finale conseguibile:

  • Energia ed atmosfera;
  • Gestione delle acque;
  • Materiali e risorse;
  • Qualità ambientale interna;
  • Sostenibilità del sito.

Ecco dunque i principi seguiti nel progetto e nella realizzazione di questo edificio, che oltre a generare sostenibilità ambientale, garantiscono sostenibilità economica e risparmio in bolletta.

L’energia e l’atmosfera

L’involucro dell’edificio è ad alta efficienza in tutte le sue componenti, studiando i ponti termici ed evitandoli per quanto possibile. Le soluzioni impiantistiche sono all’avanguardia: il riscaldamento ed il raffrescamento dell’edificio avvengono mediante un sistema radiante. Vengono inoltre sfruttate le fonti energetiche rinnovabili: sono presenti un impianto fotovoltaico da 190 moduli (35,9kW/H) che fornisce energia elettrica e 15 collettori solari forniscono acqua calda sanitaria.

La gestione delle acque

È stato messo a punto un sistema di raccolta delle acque meteoriche, reimpiegate previo opportuno filtraggio, come acqua potabile; inoltre sono state installate rubinetterie elettroniche a tempo e a basso consumo. Tutti questi accorgimenti progettuali generano un risparmio idrico annuale del 45%, molto considerevole per un edificio destinato al terziario.

Le risorse ed i materiali

I materiali impiegati sono di alta qualità, naturali e privi di sostanze chimiche nocive per la salute, scelti secondo criteri di riciclabilità.
Il tetto verde copre una superficie di 2500 mq, migliora l’isolamento termo–acustico e costituisce anche un orto didattico.

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La qualità ambientale interna

Gli interni assumono notevole qualità grazie alle oculate scelte progettuali: gli ambienti sono dotati di ampie finestre con frangisole in legno, che permettono l’ingresso della luce naturale, pur evitando fastidiosi effetti di abbagliamento.

La sostenibilità del sito

La scelta del sito per l’edificio è stata fondamentale: esso è infatti collocato vicino alle fermate dei trasporti pubblici ed è dotato di porta–biciclette; azioni tutte mirate che fungono da incentivi per la mobilità sostenibile ed all’abbattimento delle emissioni di CO2.
I materiali per le superfici carrabili e pedonali sono stati scelti nell’ottica di evitare isole di calore, conseguire una certa evapo–traspirabilità del suolo e creare un micro–clima piacevole e vivibile; questo obiettivo è stato conseguito preferendo materiali con alto indice di riflessione solare e, ove possibile, superfici erbose e presenza di vegetazione.

Rosaria Agueci

Rosaria Agueci Ingegnere Edile ed Architetto

Ingegnere edile-architetto per professione, girovaga e curiosa per carattere. Lavora nella bella isola sarda, dove nel tempo libero può godere della natura incontaminata e dedicarsi agli aspetti green della cooperativa “Greetings from Alghero”, di cui è socia cofondatrice.