Architettura e autocostruzione. L’esperienza diretta che forma allo sviluppo sostenibile

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Nel cuore dell’Umbria, in un paesaggio languido dominato dallo specchio d’acqua del Lago Trasimeno, sorge il centro Panta Rei. Panta Rei è un Centro di esperienze per l’educazione e la formazione allo sviluppo sostenibile in cui alla ricerca si affianca l’esperienza diretta. Il centro, costruito nel 1999 utilizzando materiali da costruzione a basso impatto come legno, terra cruda, sughero, paglia, pietra, canna di lago, sorge come la Fenice dalle ceneri di tre capannoni agricoli costruiti negli anni ’70 e non più utilizzati dai primi anni ’90.

In questa cornice da qualche settimana s’è aperto un cantiere sperimentale di autocostruzione di un nuovo edificio ad uso agricolo con struttura portante in legno e tamponature che variano dalla paglia alla lana di pecora, a seconda dell’esposizione.

Il giorno in cui mi presento io, col mio bagaglio di conoscenze, buona volontà e immancabile entusiasmo, trovo sul posto, oltre al divertito committente–progettista–costruttore nonché amico Dino Mengucci, un nugolo di giovani tra woofer, stagisti e semplici osservatori provenienti da ogni angolo del mondo. In dieci anni di carriera in due paesi non mi era mai capitato di vedere un cantiere simile! Immediatamente registro una marcata superiorità di presenze femminili, poi tutti sembrano avere voce in capitolo sulle scelte sia tecniche che estetiche (dopo tutto in cantiere ci sono ben tre architetti e un designer), ognuno vuole e del resto è invitato, a lasciare il proprio segno. Un caos allegro che trasforma una torrida giornata di Luglio in cantiere, in una festa!

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L’edificio che sta per delinearsi sotto le nostre mani infangate è di una bellezza sinuosa e imprecisa. Costituisce un piacevole marcato contrasto con quanto appreso sui libri universitari. L’approccio all’architettura smette di essere asettico, quasi un prodotto di laboratorio, ma diventa un’espressione del sé, come una grande scultura.

Durante la pausa pranzo abbiamo tempo per conoscerci un po’, ci sono ragazzi di ogni età e provenienza, da Firenze a Caracas, da Varese a Lisbona. Pranziamo tutti allo stesso tavolo con le verdure appena raccolte nell’orto biologico, ci si alterna alle mansioni del pranzo con rilassatezza e allegria. Ci si scambiano opinioni e racconti, esperienze e contatti. Un’esperienza completa, insomma formativa, creativa e persino terapeutica.

Panta Rei si riconferma come centro di formazione che promuove e attua tutti i giorni un modo di vivere il territorio e le relazioni che non sia basato sull’individualismo e la competizione, ma sull’uso appropriato e responsabile delle risorse, da quelle energetiche a quelle umane.

Foto | Panta Rei













Federica Lipari

Federica Lipari Architetto

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