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The Gherkin: Foster+Partners per il grattacielo al 30 St Mary Axe Londra

The Gherkin, il grattacielo di Londra così soprannominato per la sua forma a cetriolo, il cui nome ufficiale è 30 St Mary Axe, è un progetto di Foster+Partners diventato simbolo di architettura contemporanea e sostenibilità, tanto da essere definito dalla rivista inglese “The Building Design” il più importante monumento di Londra del ventunesimo secolo

Il grattacielo The Gherkin, che sorge nel cuore del distretto finanziario della capitale inglese, la City of London, si è da subito fatto notare per la sua eleganza e la sua insita sostenibilità, al punto da essere definito da Sir Norman Foster stesso “il primo edificio alto ecologico di Londra”.

Commissionato allo studio di architettura Foster+Partners da Swiss Re, compagnia di assicurazioni, che l’ha poi venduto nel 2014 al banchiere brasiliano Joseph Safra per 726 milioni di sterline (equivalenti a circa 925 milioni di euro), il Gherkin è stato realizzato su un sito in cui precedentemente sorgeva un altro edificio, il Baltic Exchange, semi distrutto da una bomba dell’IRA del 1993. 

La progettazione della torre del Gherkin è iniziata nel 1997, l’opera è stata completata nel 2004. Nonostante non sia tra i più nuovi edifici della City, l’edificio è ancora attualissimo. 

Veniamo ai numeri: 41 piani, 180 metri di altezza, con un piano speciale alla sommità con un bar e un ristorante che assicura una vista a 360 gradi sulla città di Londra. 

Tra le particolarità della torre del Gherkin di Foster infatti la scelta di non posizionare gli impianti all’ultimo piano, come di consueto, ma qualche piano più in basso, per consentire di avere una copertura completamente trasparente, che lasci a bocca aperta i clienti del bar dell’ultimo piano. A questo espediente è anche dovuta in parte la straordinaria eleganza dell’edificio: i montanti, che salgono in diagonale creando un motivo triangolare, formano anche la copertura, senza soluzione di continuità. 

Manutenzione esterna del grattacielo Gherkin e dettaglio di copertura

La struttura del Gherkin di Foster+Partners

Anche la struttura è molto particolare ed innovativa. In inglese si chiama struttura core + diagrid

Il core è il nucleo in cemento armato che resiste ai carichi verticali, il diagrid (diamond grid, ovvero griglia a diamante) è la struttura di tubolari in acciaio a forma di diamante, rivestiti in alluminio, che avvolgono la facciata e resistono ai carichi orizzontali. I diamanti, o rombi, affiancati, creano una struttura a “X” che, offrendo una resistenza di forma ai carichi orizzontali, ha dato la possibilità di assottigliare gli elementi strutturali in facciata. La combinazione di queste due strutture, il nucleo e l’intelaiatura d’acciaio in facciata, libera i piani da ogni pilastro. 

Struttura diagrid del grattacielo Gherkin di Foster+Partners

Facciata del Gherkin di Foster+Partners

Ingresso del 30 St Mary Axe a Londra

La sostenibilità del grattacielo The Gherkin di Londra

La forma dell’edificio di Foster+Partners a 30 St Mary Axe è diversa da quella di tutti gli altri grattacieli della City di Londra: il Gherkin ha una pianta circolare, stretta alla base per aumentare lo spazio pubblico, che si allarga a circa metà dell’altezza per poi rastremarsi di nuovo in sommità per conferire slancio ad un edificio che non è tra i più alti della zona. 

Tale forma, sviluppata attraverso studi di fluidodinamica computazionale e test nella galleria del vento, aiuta anche a ridurre le raffiche di vento a piano terra rispetto ad un edificio ugualmente alto ma a pianta quadrata, e consente di sfruttare i differenziali di pressione esterni per la ventilazione naturale, che avviene attraverso la doppia pelle della facciata. 

Si dice che Foster abbia preso ispirazione nella forma della torre del Gherkin dall’aerodinamicità degli aeroplani. Sir Norman, infatti, è un grande appassionato di aviazione. Basti pensare a tutto ciò che ha fatto nella sua vita che avesse a che fare con gli aeroplani: ha una licenza come pilota, ha effettuato oltre 5 mila ore di volo, ha progettato gli interni e gli esterni dell’aeroplano Falcon 7X per la compagnia privata NetJets e anni fa, in un’intervista alla BBC, ha perfino dichiarato che il suo edificio preferito fosse il Boeing 747, che con la sua ampia metratura, 15 bagni, 3 cucine e la possibilità di ospitare 367 persone, poteva essere considerato un vero e proprio edificio.

Interni del grattacielo al 30 St Mary Axe di Foster a Londra

Interni del Gherkin. Foto di Hufton Crow

Il soleggiamento è un altro degli aspetti che ha influenzato significativamente la progettazione sostenibile del Gherkin. Per favorirlo, ad ogni piano è stata data la forma di un asterisco. Ogni piano è ruotato di 5 gradi rispetto all’altro, creando degli spazi lasciati vuoti dai bracci dell’asterisco dalla forma di spirali triangolari in pianta che, attraversando l’edificio trasversalmente in tutta la sua altezza, fungono da pozzi di luce per massimizzare l’ingresso di luce naturale anche nelle parti dell’edificio più lontane dalla facciata. Tali vuoti spiroidali funzionano anche come “polmoni” dell’edificio, favorendo la distribuzione d’aria tra i piani, oltre che servire a formare degli spazi interni utilizzati come aree sosta, per riunioni e caffè.
Allo stesso tempo i vetri di facciata (che, curiosità, sono tutti piani eccetto quello che chiude l’edificio in sommità) sono studiati per minimizzare l’irraggiamento e alle finestre sono installate tende automatiche a controllo solare che reagiscono in tempo reale alle variazioni climatiche esterne e garantiscono circa l’85% della protezione dal sole. 

Questi sistemi tecnologici e accortezze sostenibili combinati permettono di utilizzare la metà dell’energia consumata in una torre di uffici equivalente e climatizzata convenzionalmente. 

Visitare il Gherkin di Foster a Londra

Visitare il Gherkin di Foster+Partners non è semplice. Fino a qualche anno fa l’accesso era limitato ai soli dipendenti delle società con sede nell’iconico grattacielo londinese e i loro ospiti. Anche il bar ed il ristorante in cima erano aperti solo a loro e ad alcuni membri del club privato. Visitare il Gherkin di Foster era possibile soltanto durante il weekend dell’Open House, la manifestazione che si tiene a settembre di ogni anno e che apre al pubblico le porte degli edifici più interessanti di Londra. In quella occasione però le file alla base del famoso “cetriolo” sono solitamente così lunghe da durare anche fino a 8 ore. Nemmeno i volontari della manifestazione, ai quali è consentito saltare le code nella maggior parte degli edifici aperti durante il weekend dell’Open House, hanno lo stesso trattamento quando si tratta del Gherkin. Quindi fino a qualche anno fa, a meno che non lavorassi nel palazzo, potevi visitare il Gherkin a Londra solo facendo una lunga fila durante l’Open House.

Il ristorante e il bar panoramico nel Gherkin

Per fortuna le cose sono cambiate e adesso il bar ed il ristorante degli ultimi piani del Gherkin a Londra sono aperti al pubblico ed una prenotazione apre le porte al grattacielo tra i più iconici di Londra. Si tratta del ristorante Helix e del cocktail bar panoramico Iris. Per visitare il Gherkin accedendo al ristorante Hlix o al bar Iris, si passa attraverso i controlli di sicurezza con metal detector simili a quelli dell’aeroporto. Entrando con una prenotazione al bar o al ristorante panoramico del Gherkin si accede alla lobby del pian terreno, agli ascensori e alla lobby degli ultimi piani, dalla quale si sceglie se andare al bar con tetto vetrato e vista a 360 gradi sulla città o al ristorante. 

The Tulip: bloccato l’inizio dei lavori per il nuovo grattacielo di Londra

Qualche anno fa il proprietario del Gherkin ha chiesto a Foster di trasformare l’edificio per renderlo più aperto al pubblico. Lo studio Foster+Partners, avendo analizzato la fattibilità della proposta, ha dimostrato l’impossibilità di attuare la richiesta del committente e gli ha proposto invece di realizzare una nuova struttura da erigere accanto al Gherkin. 

La proposta dello studio inglese è stata quella del The Tulip (il tulipano): un grattacielo unico nel suo genere, dalla forma di un tulipano. Ha un lungo gambo sottile (in cui è collocato solo il corpo scale ascensori) sul quale è sospesa una capsula di vetro progettata per ospitare 12 piani di bar, ristoranti, una galleria panoramica e una struttura educativa gratuita. La struttura raggiunge i 305 metri d’altezza, superando il vicino Gherkin Londra. 

Il Tulip, progetto di Foster+Partners da affiancare al grattacielo del Gherkin

Il Tulip visto in proporzione accanto al Gherkin

Wainwright, critico d’architettura del giornale inglese The Guardian, ha criticato duramente il progetto definendolo una 

“capsula aerea inutile. È il tipo di gingillo da spettatore degno dell’ex sindaco di Londra Boris Johnson, che ha speso il suo mandato cercando di trasformare la capitale in un parco a tema di progetti vanitosi”.

Eppure il criticatissimo progetto del The Tulip, l’altissima torre di osservazione, è stato approvato nel 2019 dalla City of London, che ritiene che la struttura possa portare una serie di vantaggi alla città, tra cui:  

  • diventare un simbolo di Londra
  • attrarre turisti (1.2 milioni all’anno)
  • portare persone nella City anche nel weekend 

A bloccare la costruzione del The Tulip, che si diceva sarebbe potuta iniziare già nel 2020, è stato il sindaco di Londra Sadiq Khan, che a luglio 2019 ha definito il design non all’altezza di una posizione di tale prestigio nella città, sostenendo che danneggiasse lo skyline di Londra e impattasse negativamente sugli assi visuali del sito patrimonio Unesco della Tower of London (Torre di Londra). Quindi, per ora, The Tulip, non diventerà realtà.